Regia di John Hough vedi scheda film
Visivamente sempre così superbo dai colori accesi e i cromatismi innegabilmente riconoscibili delle produzioni Hammer anche negli anni rimanenti dei settanta, scadrebbe nel routinario come sceneggiatura e cast degli altri attori, non fosse per un al solito superlativo o poco ci manca, Peter Cushing nei panni dell'Inquisitore e boia tramite roghi di belle ragazze presunte Streghe, Gustav Veil, Witchfinder general non meno di quello più famoso impersonato da Vincent Price;, e grazie ad un comprimario alla sua altezza come l'impagabile Dennis Price nei panni del senza scrupoli e opportunista Dietrich, altro valore aggiunto delle produzioni Hammer come questa.
Le gemelle inglesi di Playboy e Men protagoniste, dotate in maniera da fare invidia a troppe da madre natura, potranno pure essere poco "simpatiche", ma anzi proprio così Hough immette una nota di realismo dell'essere belle e fin troppo consapevoli e calcolatrici, che è innovatrice e più da "anni settanta", rispetto ai personaggi femminili della Hammer del decennio prima, virginali in sacrificio, o simili. Pretestuoso ma comprensibile, l'inserimento anche dell'elemento vampirico del Conte Karstein, pure in questa storia, d'altronde lo spunto seppur vado di Carmilla da De Fanu c'è non è soggettivo.
Sempre eccellente la teatrale e da studios illuminazione, e l'artigianalità(vedasi le prospettive ottiche delle fiamme, così evidentemente lontane dai soggetti bruciati nei roghi) degli effetti nello spargimento di sangue finale.
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