Regia di Dennis Hopper vedi scheda film
L'intrigo è tratto da L'inferno non ha fretta, romanzo noir del '52. La bella idea di Charles Williams, l'autore del romanzo, la fa notare il Morandini: è quella di spostare l'ambientazione dalla metropoli tipicamente noir alla provincia, di cui il film dà una visione grottescamente satirica. Questa cittadina, chiusa, perversamente lynchiana, oserei (forse influenzato dalla comparsata del mitico Jack Nance), insieme all'arrivo dello straniero (non senza nome ma comunque molto misterioso) aggiungono aria di western all'atmosfera noir. Di spunti interessanti ce ne sono, e a volte portano a ottimi momenti, ma spesso invece vengono gestiti male. Tralasciando i dialoghi, spesso degni di una serie televisiva, la sceneggaitura ha diversi punti deboli (penso soprattutto al finale disastroso), i personaggi non hanno profondità e la regia non è mai brillante.
A dar lustro, una splendida colonna sonora, firmata, tra gli altri, da Miles Davis e John Lee Hooker, non sfruttata al meglio.
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