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Un americano a Roma

Regia di Steno vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Un americano a Roma

di AndrewTelevision01
9 stelle

"Macaroni ... m'hai provocato e io te distruggo, macaroni! I me te magno! Questo o damo ar gatto! Questo ar sorcio, co questo ce ammazzamo e cimici."

~Alberto Sordi

Da tempo, gli italiani sono ispirati dalle abitudini statunitensi, terra molto amata in quel periodo e attualmente da giovani e non. Tra quest'ultimi, vi è in particolare Nando Mericoni (Alberto Sordi), un romano che da tempo tende ad "americanizzarsi" del tutto: appassionandosi al baseball, guardando film western americani, mangiando cibi americani, facendo finta di avere i muscoli (stereotipo ufficiale dell'americano medio) e molto altro ancora. Persino la cena è costuita di maccheroni (che Nando a primo impatto evita di mangiare), con un pizzico di yogurt, marmellata e mostarda (tutto intriso all'americana). Esordisce ad uno spettacolo musicale, ovviamente americano, ma non finisce male, poiché preso in giro dalla magigor parte del pubblico in sala. Dopo essere stato visto da un ambasciatore americano (Archibald Layall), Nando viene spedito in America, dopo essergli stato promesso lavoro e casa. In poco tempo, in questo territorio Nando vivrà delle avventure che gli daranno un'altra visione della terra tanto amata da lui. 

38° dei 100 film italiani da salvare e con una satira struggente (a parer mio una delle migliori mai messe in atto in una commedia all'italiana), il regista Steno (Stefano Vanzina) satirizza sull'americanizzazione dell'italiano medio, sempre costante alle mode e sempre discriminatorio verso il suo stesso territorio. Steno aveva già esordito con vari film di Totò, alcuni riconosciutissimi e altri dimenticati; ha persino collaborato con Aldo Fabrizi. Il principale scopo delle commedie di Steno era principalmente quello di risaltarne una netta e/o discutibile critica sociale di fondo, tipo l'aristocrazia o la povertà all'italiana: in questo caso si parla di imitazioni, che rimane molto attuale in Italia e non. Nel film viene affrontata anche la mania di protagonismo di Nando, che per autoplocamarsi americano verso e proprio, si ispira al film di un regista americano per fare una "brutta" figura sui romani. Il film rischiò, non solo, di non uscire nelle sale ma di essere completamente censurato per via della sceneggiatura: nonostante ciò, oggi viene ritenuto uno trai i cento migliori film italiani da non dimenticare. Nando interpreta uno stereotipo che calza a pennello con la situazione, e riesce ad essere raramente drammatico in momenti in cui la drammaticità del personaggio DEVE essere presente. Questo film va visto più di una volta nella vita, e gli italiano devono essere fieri della presenza attuale di questo film nel cuore di loro stessi.
Complimentoni al regista Steno, sempre interessante nelle sue opere.

9.

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