Regia di Steno vedi scheda film
"Nando Morriconi: l'unico americano che sogna di vivere in America". Si apre così la commedia di Steno, realizzata a quattro mani con Fulci, Scola e lo stesso Sordi. Come tutte le classiche commedie nostrane di quegli anni, rappresenta un affresco sincero su un Italia in cerca di riscatto. Il Belpaese, ormai meta turistica prediletta dagli stranieri (vedi la coppia sulla crysler o la pittirice), guarda ottimisticamente al futuro, cioè a ovest, a quegli Stati Uniti esportatori di sogni e speranza. Il film è strutturato a episodi, non tutti brillanti (così così quelli del lager e della pittrice, indimenticabile il motociclista e il ballerino), dilatazione dei flashback dello straordinario protagonista. Alberto Sordi canta, balla e improvvisa in inglese maccheronico: la scena in cui addenta il piatto di spaghetti non è solo un'icona del cinema, ma rappresenta un pezzo importante della nostra storia.
Nelle sue commedie è un po' come guardarsi allo specchio, vedere i propri difetti e riderci sopra.
Indimenticabile. Iconico. Ecco a voi, "l'Albertone nazionale": con il suo mitico "ammazza che zozzeria!" comincia il trionfo della comicità romana.
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