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Duello al Rio d'argento

Regia di Don Siegel vedi scheda film

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La recensione su Duello al Rio d'argento

di cherubino
7 stelle

IL PICCOLO SCERIFFO, primo fumetto italiano (una striscia ogni 10 giorni poi settimanale). Chi se ne ricorda? Al cinema, Audie Murphy ne poteva essere l'interprete ideale. Qui è agli inizi ed è diretto da un regista anch'egli agli inizi ma il suo nome è Don Siegel. Può bastare, forse, per una visione.

 

 

Audie Murphy

La terra degli Apaches (1956): Audie Murphy

 

DUELLO AL RIO D'ARGENTO (1952) 

 

Nel '52 avevo dieci anni e da quattro leggevo "Il piccolo sceriffo" e avrei desiderato ne fosse stato realizzato un film il cui interprete pensavo che avrebbe dovuto essere Audie Murphy, che credevo avesse circa 18 anni. (1)

E invece questo attore alto 165 centimetri e con la faccetta da bravo bambino (che conservò quasi inalterata sino a fine carriera) ne aveva già 28 e - allora non lo sapevo - aveva cominciato a recitare solo dopo essere diventato, durante la seconda guerra mondiale, un vero eroe nazionale: il fante più decorato degli Stati Uniti d'America.

https://www.google.it/imgres?imgurl=https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e8/Audie_Murphy.jpg&imgrefurl=https://en.wikipedia.org/wiki/Audie_Murphy&h=1600&w=1104&tbnid=stXTFRJ3y-e5UM:&vet=1&tbnh=186&tbnw=128&docid=VdWSlNxE9onsjM&itg=1&usg=__k1Uymws62c7ws3V0lWlWdwU-vJo=&sa=X&ved=0ahUKEwjx6s-Yi6jQAhVLWhoKHc2ADaUQ_B0IgwEwCg&ei=fZgpWLG4Ksu0ac2BtqgK

 

La vicenda narrata in questo film - vedasi scheda - riprende proprio lo stesso tema di quella prima striscia di fumetti pubblicata in Italia, che ricordo nitidamente (fu per me, a sei anni, giugno 1950 un avvenimento). 

Lo sceriffo Hodgkins (2) è a cena con il figlio Kit e la figlia Lizzie, il primo avrà 15/16 anni, lei è di poco più grande. Bussano alla porta e il padre, mentre va ad aprire, dice loro: "Oggi un corvo ha volato sulla mia testa, speriamo non siano cattive notizie". Appena socchiusa la porta, il Bang di un colpo di pistola e cade a terra morto. L'assassino si dilegua nella notte buia. 

Il titolo del primo episodio era infatti "Il corvo". 

Poi, per chi non lo sapesse, l'adolescente Kit si impegnerà nella ricerca dell'assassino e di lì nella lotta ai fuorilegge, una volta nominato, così giovane, sceriffo al posto che era stato del padre. Le sue gesta dureranno una quindicina d'anni, guarda caso più o meno quanto la carriera artistica di Audie.

 

Le due recensioni finora pubblicate dicono del film "niente di memorabile" o "un westernino...ma si può vedere": posso anche condividere, però ... 

Certo i ricordi personali di cui ho detto hanno un valore solo per me. Ma forse qualche stimolo in più a vederlo si può trovare.

Il film è uno dei primi di Murphy, che però non demerita. Nel tempo, darà anche qualche prova nettamente migliore come attore, non capolavori ma diventando una sicurezza almeno come interprete principale o coprotagonista di film western (una quarantina), non tutti B-movies. (3)

Anche il regista è pressochè agli inizi ...ma si chiama Don Siegel: e già si sente, a tratti, la mano di qualcuno che diventerà un "maestro", nei più svariati generi non escluso il western. Infatti, se Audie nei film che interpretò negli ultimi anni avesse avuto regie migliori probabilmente il suo finale di carriera sarebbe stato meno triste. (4)

Si può essere incuriositi dalla presenza in una parte secondaria di un attore, anch'egli agli inizi, che diventerà qualcuno: Lee Marvin. 

Oppure dalla opportunità di conoscere o riscoprire un attore che forse non si conosce, benchè di ottimo livello, che a quei tempi era talora protagonista (qui infatti è coprotagonista) e successivamente lo si vide invece spesso in parti di secondo piano. Mi riferisco a Stephen McNally.

La trama ha anche un po' la tinta del giallo, seppur non così netto come "I cacciatori della frontiera" (5) che qualche tempo fa mi entusiasmò.

Le due attrici hanno ruoli di inconsueta rilevanza per un western e sono valide, però non ricordo i loro nomi, non credo di averle vedute in altre pellicole ma non ne sono sicuro.

Insomma amici, sarò chiaro fino in fondo: l'ho visto oggi per la seconda volta e mi ci sono affezionato. Se vi capita di vederlo e lo giudicate con benevolenza ne sarò lieto.

Io nell'area del positivo ce lo metto, forse arrotondando per eccesso ma non posso farne a meno: tre stelle e mezza.

 

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 (1) "Il piccolo sceriffo" è un personaggio del fumetto italiano che fu creato dalla fantasia di Tristano Torelli e dalla matita di Camillo Zuffi.

In realtà apparve anche sullo schermo: si trattò di un mediometraggio omonimo diretto da Vittorio Sala ed interpretato nei ruoli principali dai nipoti di Torelli.

Dice Wikipedia che, presentato nella sezione ragazzi della XI mostra del cinema di Venezia, ebbe una sola proiezione la mattina del 3 dicembre 1950 presso il cinema Impero di Milano per poi scomparire. L'unica copia sarebbe stata venduta, insieme a materiale editoriale inerente al film, a parenti di Torelli emigrati in Sudamerica.

Io però ne vidi i manifesti al cinema Italia (di Bologna) e ho sempre creduto che lì si sia visto, col rimpianto di aver perso l'occasione.

 

(2) Nei primi albi, leggo, era Hodgkin, senza la s finale. Particolare che non ricordo: io ho memorizzato solo Hodgkins.

 

(3) La sua interpretazione migliore è considerata quella di "Un americano tranquillo" (1958, regia di Mankiewicz).

Il film più noto, credo, "All'inferno e ritorno" del 1955, soggetto dello stesso Murphy tratto da un suo romanzo di memorie belliche che aveva scritto sei anni prima. Collaborò anche alla sceneggiatura, così come fece anche per altre pellicole.

 

(4) L'ultimo suo film - tentativo di risollevare nel 1969 la propria carriera producendolo e interpretandolo - fu "A Time for Dying", una versione senile del bandito Jesse James, con la regia dell'ottimo Budd Boetticher. La lavorazione però non venne portata a termine a causa di problemi di post produzione; solo nel 1982 ne fu distribuita una versione di 67 minuti.

L'attore non c'era più, era deceduto nel 1971, a soli 47 anni, per incidente aereo. Riposa nel cimitero nazionale di Arlington e la sua tomba - leggo - è la più visitata dopo quella del presidente John F. Kennedy.

 

(5) "I cacciatori della frontiera" è un film del 1954 interpretato da Randolph Scott e diretto da Andre De Toth di cui ho già caldamente consigliato la visione il 14 giugno dello scorso anno: 

//www.filmtv.it/film/11665/cacciatori-di-frontiera/recensioni/827257/#rfr:film-11665

 

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la recensione precedente (L'AVVENTURIERA DEL PIANO DI SOPRA, 1941) del 4.11.16 

 

 

 

 

 

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