Regia di Alberto De Martino vedi scheda film
Bizzarro è il minimo che si possa dire di questo Holocaust 2000, titolo che ricorda qualche coevo zombie movie di serie C, ma che in realtà cela una superproduzione angloitaliana ricolma di stars e al contempo del tutto priva di idee. La commistione fra thriller/horror e film di denuncia sociale non funziona, oltrettutto, più di tanto: perchè un Rosemary's baby (film con cui Holocaust 2000 ha qualche parentela) ecologista è probabile che non avrebbe avuto lo stesso risalto, tanto per dire; neppure un Kirk Douglas in perfetta parte serve a rendere più interessante una trama colma di banalità come questa. La sceneggiatura è opera del regista e di Sergio Donati; ciò che essenzialmente colpisce di tutta l'opera sono i nomi sulla locandina, che come si sarà ormai capito vanno chiaramente sprecati: se della colonna sonora si occupa Ennio Morricone (riconoscibilissimo, peraltro) e della fotografia Erico Menczer, fra gli interpreti troviamo fra gli altri Adolfo Celi, Agostina Belli, Ivo Garrani, Spiros Focas, Anthony Quayle e Simon Ward, oltre al già citato Douglas. Tutto inutile, come la discreta confezione del lavoro: il mestierante De Martino, di fronte alla prova del 9, dimostra di non avere il talento necessario per passare al cinema di serie A. 3,5/10.
Un imprenditore senza scrupoli vuole costruire una centrale nucleare in Africa; comincia però un'ecatombe di collaboratori a tale progetto, tanto che l'uomo si lascia convincere da una sorta di profezia che vorrebbe che l'anticristo si stia per incarnare nel suo nascituro figlio.
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