Regia di Ivana Massetti vedi scheda film
Una regista di videoclip, ossessionata da Billie Holiday, vive in un turbine di relazioni occasionali con sconosciuti, cercando qualche soddisfazione nel sesso. Ovviamente si tratta di soddisfazioni estemporanee, almeno finchè la donna non incontra un uomo misterioso che le fa cambiare idea.
Brigitte Nielsen, resa celebre dalla partecipazione in Rocky IV (1985) e dal matrimonio con Sylvester Stallone, era in quel momento una vera diva; peccato però che come attrice valesse realmente poco, cosa di cui ci si rende perfettamente conto alla visione di questo Domino, costruitole addosso. La regista Ivana Massetti, anche sceneggiatrice insieme a Gerard Brach, dal canto suo, non sa che pesci pigliare: l'intera pellicola consta di una serie di scenette vagamente sado-sexy nelle quali 'patinato' si confonde con 'patetico' e 'elegante' con 'ridicolo'. Visto dopo oltre un quarto di secolo, Domino può fare sbellicare, ma di certo già all'epoca della sua uscita non venne preso più di tanto sul serio (e in effetti scomparve nell'anonimato quasi subito); l'erotismo soffuso e peggio che maldestro della Massetti ricorda da vicino la forma del videoclip, media al centro della trama: volutamente o meno, il film è davvero inguardabile comunque. Si segnalano soltanto alcuni secondi di tette al vento, la specialità di casa Nielsen (tutta plastica e ben poco divertimento, in ogni caso); fra gli altri interpreti c'è il giovane Kim Rossi Stuart, ma anche Tomas Arana, Cosimo Fusco e Joy Garrison nei panni di Billie Holiday. Della Massetti, non a caso, si perderanno le tracce molto presto. 1/10.
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