Un avventuriero messicano farebbe di tutto pur di poter diventare cittadino statunitense. La maniera più semplice è quella di sposare una ragazza americana. La scelta cade su una ingenua zitella, di professione insegnante. Il fatto poi di arrivare a innamorarsi di lei è del tutto fuori dalle sue intenzioni. Mitchell Leisen non è un maestro, ma qui dà il meglio di sé. Gran parte del merito della riuscita del film va però attribuita alla coppia di sceneggiatori Billy Wilder e Charles Brackett. Nonostante le sei nomination (miglior film, attrice protagonista, fotografia, sceneggiatura, musica e scenografia), il film non ottenne nessun Oscar.
Melodramma che a volte sconfina nella commedia, altre nell'intrigo poliziesco che beneficia di un'ottima sceneneggiatura a firma B. Wilder e C. Brackett densa di colpi di scena e di passioni. La loro è una presenza che si fa sentire in molte battute del dialogo e nel tono leggero tra ironia ed elegia che attenua le scene madri del melodramma.
Proprio un bel film, ingiustamente dimenticato. Difficile classificarlo in un genere preciso: c'è del dramma, del sentimento, del romanticismo, e della commedia. Il tutto è molto ben amalgamato in una vicenda interessante che avvince, che è peraltro anche molto umana. Del resto con un sceneggiatore di nome Billy Wilder e un Mitchell Leisen come regista difficilmente poteva… leggi tutto
George Iscovesco (C. Boyer), un profugo di origine polacca proveniente da Parigi, arriva in un paesino messicano al confine, intenzionato a passare la frontiera per entrare negli Stati Uniti, come tanti europei in fuga dalla guerra. Ma le autorità gli negano il visto e lo informano che a causa dei meccanismi burocratici avrà da aspettare dai cinque agli otto anni per ottenere il…
La Porta d’oro - 1941 TRAMA Un gigolo’ rumeno George Iscovesco(Charles Boyer) approda in Messico per poter varcare la frontiera con gli Stati Uniti ma il visto gli viene negato: così seduce e circuisce , una maestra americana per sposarla per passare il confine per poi lasciarla.La recensione : La Porta d’oro e’ l’ultimo film sceneggiato da Billy…
Raccontato come lungo flashback al regista (Leisen), durante un intervallo nella lavorazione di un film negli studi Paramount da Georges Iscovescu (Boyer), ballerino e gigolò, che vorrebbe emigrare negli USA, come tanti altri europei in fuga dalla guerra. Anziché passare da New York, dove teme di essere ricordato per un passato scandalo che ha coinvolto una donna americana, si…
Inizio simpaticamente metacinematografico: un uomo si presenta agli studi Paramount per vendere un soggetto in cambio di 500 dollari; ma deve concludere in fretta, perché la polizia lo sta inseguendo. Il soggetto è la storia della sua vita, rievocata in flashback: un gigolo abituato all’alta società europea e costretto alla fuga dalla guerra, che cerca di trasferirsi…
VOTO 7,5 INTELLIGENTE Dubbi prima della visione: 1) Mitchell Leisen alla regia, allora sarà sicuramente una commedia degli equivoci? 2) Il titolo italiano trasforma l'originale Hold Back The Dawn in La Porta d'Oro, ma cos'è un'avventura? 3) Il racconto è in flashback con il presupposto che alla fine della storia ci sarà un arresto, ma allora è un noir? Qual'è l'indizio giusto? Per una…
Proprio un bel film, ingiustamente dimenticato. Difficile classificarlo in un genere preciso: c'è del dramma, del sentimento, del romanticismo, e della commedia. Il tutto è molto ben amalgamato in una vicenda interessante che avvince, che è peraltro anche molto umana. Del resto con un sceneggiatore di nome Billy Wilder e un Mitchell Leisen come regista difficilmente poteva…
Rivedere al cinema, sul grande schermo e con l'audio originale, i film del passato significa restituirli al luogo per cui erano stati pensati e al modo in cui… segue
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Commenti (2) vedi tutti
Olivia de Havilland e Paulette Goddard, la visione vale sempre la pena.
leggi la recensione completa di claudio1959Melodramma che a volte sconfina nella commedia, altre nell'intrigo poliziesco che beneficia di un'ottima sceneneggiatura a firma B. Wilder e C. Brackett densa di colpi di scena e di passioni. La loro è una presenza che si fa sentire in molte battute del dialogo e nel tono leggero tra ironia ed elegia che attenua le scene madri del melodramma.
commento di (spopola) 1726792