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Così dolce... così perversa

Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film

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La recensione su Così dolce... così perversa

di Utente rimosso (CinefiloDelirant
5 stelle

Così dolce... così perversa '1969 - Umberto Lenzi.

 

locandina

Così dolce... così perversa (1969): locandina

 

Insieme al precedente Orgasmo ('1969) ed al successivo Paranoia ('1970), la pellicola si inserisce all'interno della trilogia Lenziana del cosiddetto "Thriller dei quartieri alti". Il principale filo conduttore tra le diverse pellicole all'interno della suddetta trilogia, oltre che dalla presenza di risvolti psicologici e di un costante seppur velato erotismo, è determinato certamente dallo svolgersi delle vicende all'interno dell'ambiente della nobiltà. Non ultima la presenza costante della bellissima e sensuale attrice statunitense Carroll Baker. 

 

Umberto Lenzi mostra un ottima cura delle immagini ed un eccezionale gusto nelle inquadrature, la fotografia di Guglielmo Mancori risulta di pregevole raffinatezza, venendo esaltata dai lussosi ambienti interni predominati da mobilia di lusso dalle piacevoli rifiniture dorate, che contribuiscono indubbiamente a rendere l'intero contesto di notevole impatto visivo. Molto belle le musiche di Riz Ortolani, il brano principale all'interno della pellicola è "Whi?" interpretato da J. Vincent Edwards.

 

Tra gli interpretri oltre alla biondissima ed iconica Carroll Baker, si segnala la presenza dell'attore francese Jean-Louis Trintignant (il povero Roberto di Il sorpasso), della bella ed affascinante Erika Blanc, e non ultimo del nostro caro dr. Braun di Il gatto a nove code Horst Frank. 

 

Il fattore che rende Così dolce... così perversa la pellicola più debole rispetto ai già citati Orgasmo e Paranoia, è la presenza di una trama che se inizialmente sembra assorbire lo spettatore nella visione intrigandolo, molto presto tende a rivelarsi davvero poco coinvolgente, la tensione che si respira all'interno della pellicola è davvero molto esigua, gli avvenimenti destinati ad accadere sullo schermo risultano piuttosto prevedibili, presentando inoltre un finale non particormente riuscito che lascia un pò con l'amaro in bocca. Così dolce... così perversa viene sorretto principalmente dall'ottima regia di Umberto Lenzi, indubbiamente si tratta di un film interessante sul versante puramente estestico, se preso semplicemente sul versante del giallo non funziona particolarmente bene.

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