Regia di Josef Von Sternberg vedi scheda film
Ho ucciso! rappresenta un'ulteriore prova del talento artistico di cui Peter Lorre era dotato. Ancora una volta, costretto a interpretare un ruolo più maledetto che drammatico. Ottima la sceneggiatura, al servizio della precisa regia di Josef von Sternberg.
Roderick Raskolnikov (Peter Lorre) è stato un brillante studente, laureato a pieni voti, apprezzato da una madre premurosa e fortemente legato alla sorella Antonya (Tala Birell). Purtroppo il suo genio, che si manifesta anche in apprezzati articoli di criminologia pubblicati in forma anonima, non gli permette di risollevare le condizioni economiche precarie nelle quali versa la famiglia. Per evitare lo sfratto e saldare l'affitto, si vede costretto ad impegnare un orologio. L'avida e spietata donna che gestisce il banco dei pegni maltratta Sonya (Marian Marsh), una ragazza disperata che fa amicizia con Roderick. Più tardi, carico di odio e disprezzo, Roderick decide di porre fine all'attività da strozzina dell'anziana, arrivando a compiere un delitto. L'ispettore Porfiry (Edward Arnold), indagando, arriva a convincersi della colpevolezza di Roderick e inizia un gioco psicologico destinato a far crollare il sospettato.
"Questa vicenda può essersi svolta in qualsiasi tempo, e in qualsiasi luogo, in cui i cuori degli uomini sono sensibili all'amore e all'odio, alla pietà e al terrore." (Voice over introduttiva)
Pregevole trasposizione cinematografica liberamente ispirata al dramma di Dostoevskij ("Delitto e castigo", testo menzionato anche nei titoli del film) e interpretata da un giovanissimo (ma già bravissimo) Peter Lorre, nei panni tormentati di un genio costretto a convivere con la miseria. Melanconico, lirico e straziante, con testi particolarmente curati e una sceneggiatura impeccabile, valorizzata dalla resa attoriale del combattuto "criminale" in contrasto con l'altrettanto talentuoso Edward Arnold - sorta di Derrick ante litteram - nei panni dell'ispettore. Esempio di cinema alto, che fa riflettere senza mai stancare, arrivando a commuovere nel profondo. Visto l'ottimo risultato, è curioso il fatto che il regista viennese Josef von Sternberg (1894 - 1969) abbia dichiarato di aver diretto Ho ucciso! solo per obblighi contrattuali, esprimendosi al riguardo con queste parole: "Non mi sentivo più legato al testo del romanzo di Dostoevskij di quanto l'angolo di Sunset Boulevard e quello di Gower siano legati all'ambiente russo."
Citazioni
"Perché tutte le donne piangono, quando sono felici?" (Roderick)
"Napoleone ha sulla coscienza milioni di uomini, ma ha costruito un impero e non è colpevole." (Roderick)
"La sola cosa che un uomo deve temere, è se stesso." (Roderick)
"Non c'è modo di opporsi al volere del cielo." (La madre - Elisabeth Risdon - di Roderick)
"Più conosco l'umanità, più mi meraviglio della sua infinita varietà. La differenza tra un uomo e una scimmia non è evidente come la differenza tra due uomini." (Ispettore Porfiry)
"Il pensiero mi attraversa come un vento freddo." (Sonya, all'idea che Roderick abbia compiuto un delitto)
"Avete mai commesso un errore? Se lo avete fatto sapete che le peggiori conseguenze, si celano dentro di noi. È come gettare una pietra nell'acqua: le onde si allargano per lambìre lontane spiagge sconosciute..."
"Non c'è prigione, o legame d'acciaio duro, come la coscienza. Non c'è nulla da escogitare; è terribile, come una tortura, ciò che la coscienza infligge a un uomo. La coscienza: giorno e notte, quando è sveglio e quando dorme." (Ispettore Porfiry)
Curiosità
Una precedente versione (muta), probabilmente la prima in assoluto ispirata al testo di Dostoevskij, è stata diretta da Robert Wiene nel 1923. Il titolo di questo primordiale adattamento cinematografico di "Delitto e castigo", rimanda al cognome del protagonista principale: Raskolnikow.
"Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro." (Charlie Chaplin)
F.P. 23/05/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 84'16")
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