Regia di Oliver Hellman (Ovidio G. Assonitis) vedi scheda film
Uno dei migliori horror del "cinema bis" italiano, prodotto per sfruttare il successo de L'esorcista.
La coppia composta da Jessica (Juliet Mills) e Robert (Gabriele Lavia) si trova improvvisamente a vivere un incubo terrificante, che coinvolge anche i loro piccoli due bambini: Jessica inizia a tenere un comportamento insolito, via via sempre più allarmante. Pare essere posseduta dal demonio, almeno stando alle dichiarazioni del suo ex fidanzato di nome Dimitri (Richard Johnson) che affronta il marito dicendosi pronto ad aiutare la famiglia.
Dietro questo spettacolare spin-off italiano de L'esorcista, si cela Ovidio Assonitis (Stridulum, Tentacoli, Madhouse): produttore (e valido regista) che ha sempre saputo conferire alle sue opere - di medio/basso budget - una dignità "filmica" di elevato spessore. Come nel caso di questo titolo, reso particolarmente incisivo dall'interpretazione di Gabriele Lavia e Richard Johnson (Zombi 2, Il medaglione insanguinato) e dalla notevole colonna sonora di Franco Micalizzi. Assieme a L'anticristo (Alberto De Martino, 1974) è certamente uno dei migliori horror italiani ispirati dal film di Friedkin. Il buon esito al box office conduce Assonitis, accompagnato dai suoi legali, in una causa voluta dalla Warner: Chi sei? venne accusato di plagio nei confronti de L'esorcista. Il produttore/regista, recatosi negli studi della possente casa di produzione, cercò di chiarire le motivazioni della controversia (Assonitis aveva speso ben 700.000 dollari in avvocati, il triplo di quel che costò il film) poiché si vedeva l'incasso dello stesso bloccato dalla causa. Ne scaturì, da quell'incontro, un'incredibile proposta: la realizzazione di tre pellicole da realizzare per conto Warner. Tra queste Madhouse e Piranha Paura.
(Rivelazioni pubblicate su: Nocturno dossier n. 82 - BEYOND THE SCREEN. Il cinema di Ovidio G. Assonitis)
Estratto di una intervista realizzata a Ovidio G. Assonitis (produttore e regista del film) realizzata da Manlio Gomarasca, pubblicata su Nocturno Book n. 6 - La Frusta e il Corpo. La riportiamo per quanto interessante e ricca di dettagli sul film.
D. A proposito di Roberto D’Ettorre Piazzoli, il film Chi Sei? lo avete praticamente diretto insieme con gli pseudonimi di Oliver Helmann e Robert Barrett, come mai?
R. Siccome era la prima volta che facevo la regia ed ero anche produttore del film, non volevo correre dei rischi e ho preferito farmi affiancare dal direttore della fotografia che era Roberto D’Ettorre Piazzoli. L’origine degli pseudonimi che abbiamo utilizzato rappresenta un aneddoto divertente: era il periodo di Love Story ed il protagonista si chiamava Oliver Barrett, allora io ho preso Oliver e Roberto ha preso Barrett. Hellman invece, era un mio amico che voleva a tutti i costi che gli facessi fare un film come regista. Insisteva, insisteva e alla fine gliel’ho fatto fare: ho preso il suo nome.
D. Da dove nasce l’idea del film?
R. Nasce dal fatto che avevo letto L’esorcista, il libro, e volevo comprarne i diritti per farne un film. I diritti erano già venduti e ho deciso lo stesso di fare un film sul genere, anche perché all’epoca andavano molto questo tipo di prodotti. Ho cercato però di interpretare l’orrore nella stessa maniera che aveva fatto Polanski in Rosemary’s Baby, cioè di portare l’orrore nel quotidiano.
D. Infatti l’aspetto esorcistico nel film è alquanto marginale; i motivi di fascino di Chi sei? scaturiscono da ben altre situazioni, penso al personaggio di Dimitri e alle incertezze che attraversano quello del protagonista interpretato da Gabriele Lavia...
R. Certo, il fascino del diavolo ...Tra l’altro, una curiosità riguardante il diavolo nasce dal fatto che la voce fuori campo che si sente all’inizio è stata aggiunta in un secondo tempo, in fase di post-produzione. È un’idea che mi è venuta al montaggio e la trovo molto suggestiva.
D. Un’altra scena molto suggestiva è quella della cerimonia iniziale; c’è stato qualcuno che ha pensato di vederci addirittura un chiaro riferimento a riti realmente esistenti ...
R. Quella è stata un’idea che si è aggiunta al copione in fase di lavorazione. Idea che è venuta a Wally Gentleman, che ha curato gli effetti speciali. Gentleman era una persona intelligente e capace, aveva collaborato agli effetti speciali di 2001 Odissea nello Spazio e quando mi propose quella scena mi piacque subito e la girai.Tra l’altro, lui voleva sperimentare alcuni effetti, come quello della faccia della donna che diventa uomo. Il risultato finale è superlativo.
D. Parliamo del cast, di Juliet Mills, Richard Johnson e Gabriele Lavia ...
R. Juliet Mills è la figlia di John Mills, un’attrice inglese di teatro molto importante che vive a Los Angeles e l’abbiamo presa perché era adatta al ruolo. Johnson è un grande attore e un amico; mentre Lavia era agli esordi e aveva un volto interessante. Indubbiamente un buon cast.
D. Circolano due versioni di Chi sei?, una italiana completa e una americana tagliata e rimontata; come mai?
R. C’è un’unica versione che è quella italiana, anche per gli Stati Uniti. Purtroppo chi possiede i diritti video per l’America ha accorciato il film per motivi tecnici.
D. Nella versione che è uscita in cassetta con il marchio Nocturno rispetto a quella uscita precedentemente per la Avo Film c’è una differenza, ovvero manca la scritta lampeggiante “chi sei?” nella scena in cui Dimitri/Johnson scende con l’ascensore e incrocia lo sguardo di Lavia ...
R. La versione giusta è quella con la scritta.Ho inserito la scritta nel film per dargli una dimensione più da fumetto. Non so perché l’abbiano levata.
D. Una curiosità: come mai nel film a un certo punto l’audio scompare?
R. Perché ho voluto creare un momento di silenzio assoluto per scioccare il pubblico in sala.
Non solo, molte volte abbiamo distorto apposta l’audio per rendere incomprensibili le parole di Dimitri.
Chi sono non ve lo dico... dovrete capirlo da soli: suvvia, un pò di fantasia...
L'incredibile monologo (inserito nella versione internazionale) con voce off che prelude all'inizio. Da segnalare che differisce completamente da quello invece inserito nella edizione italiana.
"Buona sera, il film che state per vedere è una favola che ho diretto per voi. Vedete, devo confessare che mi sento abbastanza orgoglioso, perché, modestamente parlando, ho giocato un ruolo molto importante nel seguito della vicenda, in quanto senza di me non ci sarebbe stata alcuna storia. Naturalmente non mi vedrete, sfortunatamente negli ultimi secoli sono un po’ passato di moda, benché ci sia stato un tempo in cui venivo sempre dipinto o rappresentato e in generale mi sia sempre stata riservata la parte migliore. Tuttavia ultimamente mi sono dovuto adattare a ciò che si chiama pensiero razionale e ho dovuto arrabattarmi per sopravvivere, o meglio, mi sono mosso sotterraneamente. Senza dubbio alcuni dei razionalisti sono scettici, come quella bambina che nel film dice che 'ciò che non puoi vedere non esiste'. Io dico: và pure avanti a pensarla così finché puoi, perché presto o tardi, in un modo o nell’altro, scoprirai il tuo errore. Comunque, adesso, vi lascio da soli nel buio e faccio iniziare la mia piccola storia. Divertitevi, ma non dimenticate che quell’estraneo che siede accanto a voi potrei essere io …”
Juliet Mills
Commento inserito nel suggestivo trailer italiano
"Lucifero, Baphomet, Astaroth, Satana. Espressioni diverse di una stessa entità: il Male. Come se nel mutare dei tempi e dei luoghi assumesse forme e sembianze diverse. E' errato pensarlo in qualche modo riconoscibile da particolari che, in realtà, sono solo ingenua tradizione di folclore. Poiché Lui è infinita malvagità è anche infinita astuzia che usa per essere subdolamente simile a noi, accanto a noi... tra noi! L'uomo di fronte a lui è condannato solo ad una eterna domanda: 'Chi sei?'"
F.P. 21/05/2020 - Aggiornamento della recensione pubblicata in precedenza su Il davinotti
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