Regia di Bill Paxton vedi scheda film
Siamo molto lontani dal suo esordio, qui il classicismo della storia e del tono del racconto prende la mano ad iniziare dalla sceneggiatura e dalla regia, che malgrado il già visto e lo scontato, riesce a dare pennellate particolari, tanto da ottenere uno spessore, previsto, ma sincero. Il discorso classista è il tema predominante di tutta la storia e naturalmente la cultura americana, che si nutre di questi cibi, ne decreta la credibilità. Ottima tutta l'ambientazione dai primi del novecento alla metà di questo secolo. Mark Frost, oltre che essere l'autore del libro, è anche un buon sceneggiatore, cosa abbastanza insolita, ma d'altra parte il testo aveva già di per sé una certa natura cinematografica già in sé stesso. Si partecipa con simpatia a tutta la storia, anche se i colpi d'ala del racconto sono tutti a portata di mano.
Una storia che ci porta dove sappiamo e conosciamo.
non fa salti spericolati, ma ha saputo raccontare bene
Durezza di un volto e di un personaggio
un volto che magari prenderà nature diverse, qui nel classico racconto
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