Regia di Justin Lin vedi scheda film
Il trionfo dell'estetica coatta,con macchine ipercustomizzate con alettoni,gomme superribassate e percorsi ad ostacoli per far vedere quanto sono bravi i piloti.Un film che per parafrasare Luttazzi si presenta allo spettatore in forma ridotta per non stimolare troppo le sinapsi,facendogli credere che è tutto un brutto videogame,che sta avendo un incubo e che tra poco si risveglierà tutto sudato.Pellicola ambientata a Tokyo ma per quello che si vede poteva essere ambientata anche a Venafro durante le vacanze natalizie quando il sindaco fa montare tutte le luminarie nuove per addobbare le vie del centro,perchè durante il film si vede di tutto tranne che giapponesi e luoghi tipici di Tokyo:il cattivo ha una faccia schiacciata come un pechinese non nel senso dell'abitante della capitale cinese ma nel senso della razza canina,il suo amico(forse l'unico giapponese vero della combriccola) traffica assieme a lui e per puro delirio sadomaschistico sifa distruggere le macchine dal neoarrivato americano,la ragazza del gangsterino di cui sopra è nippoqualchecosa ma ha due occhi a palla(e non solo quello) che non ricordano neanche le mandorle orientali.Il ragazzotto americano trapiantato per forza è il solito decerebrato che però in solo un paio d'ore riesce a imparare il giapponese visto che riesce a comunicare con tutti già al primo giorno di scuola e riesce a seguire le lezioni.Più che un film un fine esercizio masochistico che mi è capitato da vedere quasi per caso.Una cosa l'ho però imparata:drift significa derapata,la specialità della casa giapponese.Per quanto mi riguarda mi garbano molto di più le derapate di Super Mario Kart sulla wii quando sfido all'ultima curva mio figlio....
qualche buona sequenza in velocità e basta..
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