Regia di Francesco De Robertis vedi scheda film
Ricostruzione di una 'carica eroica' da parte della cavalleria italiana in Russia durante la seconda guerra mondiale.
Fra gli anni Quaranta e i Cinquanta Francesco De Robertis ha girato una nutrita serie di pellicole - una quindicina in totale - ambientate quasi sempre nel mondo della Marina militare italiana, che è poi quello che il regista ha conosciuto maggiormente in quanto, prima ancora che un cineasta, il Nostro era un ufficiale di Marina. Eccezione alla regola, ma neanche poi tanto, questo Carica eroica parla della Cavalleria, un reparto delle forze militari italiane divenuto obsoleto al termine della seconda guerra mondiale; raccontando un episodio realmente avvenuto proprio durante tale conflitto, De Robertis non si allontana però dai canoni classici del suo cinema: avvenimenti bellici in primo piano, ardimentosi eroi come protagonisti, uno spirito indomito di Giustizia con la maiuscola a guidare le azioni dei personaggi. L'intento principale dell'opera, tanto per capire le ragioni del cinema di De Robertis, è dichiarato già nella didascalia in apertura: omaggiare la Cavalleria raccontandone l'ultima azione eroica da essa compiuta, una carica avvenuta durante la campagna di Russia. La sceneggiatura - come il soggetto, attribuita nei titoli al solo regista - è ampiamente romanzata e prende soltanto spunto dalla realtà bellica; traboccano così i dialoghi retorici e le situazioni colme di pathos che avvicinano pericolosamente il film più al genere del melodramma che a quello del film di guerra o al neorealismo cui pure potrebbe appartenere per gli argomenti messi in scena. Nel cast gli interpreti principali sono Dario Michaelis, Franco Fabrizi, Alfredo Rizzo, Tania Weber; in particine troviamo anche Gigi Reder, Domenico Modugno (cui sono affidati un paio di brevi momenti musicati) e Franco Migliacci, il noto paroliere di Modugno (con lui autore di Nel blu dipinto di blu, qualche anno più tardi), che in quegli anni ebbe una breve carriera come attore e qui è all'esordio su un set. 3/10.
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