Regia di Adriano Cesari vedi scheda film
Lisa è giovanissima quando si sposa con un uomo molto più grande di lei, rozzo e possessivo, che in realtà neppure ama. Se ne rende conto molto presto e, alla prima occasione buona, comincia a tradirlo con chiunque le capiti sotto mano, uomini e donne.
La trama sembra quella di un porno, il cast consta della presenza di alcuni attori porno, i dialoghi sembrano quelli di un porno, la (nulla) dimensione psicologica dei personaggi sembra quella di un porno, il titolo sembra quello di un porno: ma per tre quarti d'ora Dolce calda Lisa (altrove citato come Dolce... calda Lisa) assume toni e sfiora temi da commedia di costume, sia pur vagamente erotica, in odore addirittura di denuncia sociale (il continuo ribadire la 'mascolinità tossica' – si direbbe oggi – del marito della protagonista). Poi, oramai a sorpresa, quando tutto pare procedere su una linea ben precisa e la pellicola ha ormai convinto lo spettatore con i suoi (pochi e scarni, d'accordo) argomenti, scatta il porno. Così, inspiegabilmente proprio. E, data la durata ridotta del lavoro incluse le scene hard – un'ottantina di minuti circa – è difficile immaginare che esista una versione ripulita dagli accoppiamenti espliciti e destinata in tal modo alle sale non a luci rosse, con le debite limitazioni d'età. Un bel pasticcio insomma, questo film che risulta essere l'opera seconda del montatore Adriano Tagliavia, sotto lo pseudonimo qui di Adriano Cesari, a un anno di distanza dall'esordio dietro la macchina da presa con Baila guapa, pellicola sulla discodance. Luigina (Claudia) Rocchi è la valida protagonista, mentre tra gli altri interpreti troviamo Guia Lauri Filzi, Mario Cutini, Annj Goren, Francesco Parisi, Enzo Fisichella e Maruska Ferretti; sceneggiatura dello stesso Cesari/Tagliavia. 2/10.
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