Regia di Ruggero Deodato vedi scheda film
Alcuni ragazzi in vacanza in roulotte si fermano per la notte in un camping apparentemente abbandonato. Sarà l'inizio di una carneficina.
Tipico prodotto nostrano degli anni Ottanta, quando il cinema 'di genere' si rivolgeva per lo più ai prodotti di successo statunitensi. Di buono, questo Camping del terrore, ha che è stato effettivamente girato anche in terra americana, per di più con un buon numero di interpreti del posto, per quanto si tratti di seconde linee: Mimsy Farmer, David Hess, Bruce Penhall, Charles Napier, con in più l'inglese John Steiner - habituè del filone a basso costo del nostro cinema - e qualche nome italiano degno di nota (Ivan Rassimov, la giovane Nancy Brilli, agli esordi - lo stesso anno compariva in Demoni 2 di Lamberto Bava). La sceneggiatura firmata da Alex Capone (anche autore unico del soggetto), David Parker Jr., Luca D'Alisera e Sheila Goldberg - evidentemente nel segno della produzione congiunta fra Italia e Usa - ricalca i consueti stereotipi del genere thriller/horror, fra scenari macabri e tensione sempre nell'aria, sebbene proprio la scarsa originalità della storia sia il primo e più grave difetto dell'opera in sè. Colonna sonora di Claudio Simonetti: non male. Deodato all'epoca riusciva ancora a girare un film all'anno, ma il declino del genere era ormai inarrestabile: riparerà molto presto nelle produzioni televisive. 2,5/10.
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