Regia di Riccardo Freda vedi scheda film
Monster movie in avanti negli anni (rispetto alla data di uscita) con trovate che saranno sviluppate negli anni ’70 (spedizione scientifica in sotterranei ornati da sculture e geroglifici, scene subacquee, volti che si trasformano in teschi) e con un inusuale gusto del macabro (arti ridotti all’osso, facce corrose dagli acidi). Lo script è all’avanguardia, nonostante diversi dialoghi verbosi e una parte centrale un po’ fiacca, e propone una storia con molti spunti affasciananti (la teoria sulla scomparsa dei Maya, la cometa che solca il cielo, il mostro che emerge dagli abissi).
Regia ancora legata al taglio hollywoodiano con solo qualche spunto in qua e in là (geniale, per l’epoca, la scena in cui i protagonisti osservano il filmato girato dagli scienziati scomparsi nelle grotte) degno di un regista italiano.
Ottimi gli effetti speciali (fatta eccezione per la cometa che vola nel cielo stellato) con largo ricorso a modellini e immagini ingrandite (come dovrebbe essere il cinema vero: altro che computer grafica!). Perfetti il make up, davvero crudo per esser nel 1959, e la messa in scena con una fotografia (di Mario Bava) e una scenografia very good.
Bruttine la interpretazioni (quasi tutte granitiche) e la colonna sonora. Curioso il mostro in stile (per inenderci) Blob il fluido che uccide. Per l’epoca, un piccolo gioiellino. Voto: 7+ (per l’epoca voto: 8.5)
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta