Regia di Maurizio Nichetti vedi scheda film
Secondo lavoro di Nichetti, sempre regista e sceneggiatore (con Guido Manuli, animatore e collaboratore di Bruno Bozzetto), ma questa volta in un ruolo di co-protagonista e non più solo al timone della sua folle barca come accadeva in Ratataplan l'anno precedente. Accanto a lui c'è un tris di donne, fra le quali spicca senz'altro la Finocchiaro, e la trama si fa più complessa e solida rispetto al primo lavoro: può essere un bene (per la maggiore facilità con cui si riesce a seguire il film), ma anche un male, se lo si intende come un calo di ispirazione del regista/autore. Che comunque dal punto di vista della fantasia non lascia assolutamente a desiderare: visionario e farneticante, infantile e trasognato, Nichetti risulta sempre strampalato e fuori dagli schemi, un personaggio a suo modo romantico ed ancorato agli stereotipi dello slapstick e del cinema muto. Ho fatto splash! è inoltre un'evidente caricatura colma di ironia del mondo della tv e del teatro; rilevante ruolo per le musiche di Detto Mariano. 6,5/10.
1956, un bambino si addormenta davanti alla tv. Vent'anni dopo si risveglia e va in visita dalla cugina; lei ed una sua coinquilina se lo portano dietro alla registrazione di uno spot pubblicitario e lui fornisce involontariamente uno slogan geniale al produttore: "Ho fatto splash!". Poi il gruppetto va al matrimonio di un'altra amica della cugina, sconvolgendo cerimonia e buffet.
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