Regia di Dennis Gansel vedi scheda film
VOTO : 6,5.
Materia molto interessante quella proposta, per un film ambientato nella più esclusiva tipologia di scuola di formazione proposta dal Reich durante la Seconda Guerra Mondiale, il luogo dove si doveva formare il meglio della società ariana, quando ancora la stessa credeva nell’utopia di conquistare tutto il mondo.
Sulla carta c’è parecchia carne al fuoco, ma lo sguardo del regista pare non voler in fin dei conti scavare troppo ed alla fine non mostra cose inimmaginabili, proponendo una sorta di “Attimo fuggente” con un’ambientazione diversa per tempi, ma non per i modi tipici di un luogo dove la forma conta assai di più della sostanza e non vi è spazio per provare sentimenti umani.
Tra angherie, momenti toccanti (come quando il prete entra per comunicare ai ragazzi i parenti morti facendo calare il silenzio assoluto, oppure quando il più debole si sacrifica per gli altri durante un’esercitazione) ed altri superflui, il ragazzo più sensibile, pur essendo figlio di un nazista crudele trova la forza, o meglio dire sente la necessità, dopo un ingiustificabile massacro, di andare contro il sistema e quanto succederà provocherà lo stesso al suo miglior amico, punto di forza della boxe della scuola.
Il film non è affatto male, ma soffre di un impianto un po’ troppo televisivo, mentre la storia, che ha un discreto fascino, si incanala in un tunnel scontato, dove succede esattamente tutto quello che avrei pensato a metà film.
La visione risulta così più che piacevole, ma l’inventiva ed il coraggio, pur ammettendo non fosse affatto facile, alloggiano purtroppo da altre parti.
Rimane così un film discreto dal quale mi sarei però aspettato decisamente di più.
VOTO : 6,5.
Ordinato ed impegnato, ma non riesce a proporre un racconto in grado di convincere del tutto, risultando a volte un pò scontato e poco avvincente.
VOTO : 6++.
Abbastanza bravo.
VOTO : 6++.
Anche lui fa la sua figura.
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