Regia di Ernest Pintoff vedi scheda film
Nella città di New York, un insospettabile assassino uccide brutalmente la giovane figlia di Jonathan Powers, un senatore reazionario e razzista candidato alla Casa Bianca. Per il delitto finisce in carcere Harry Whatson, un ragazzo di colore amico della vittima. Segue le indagini il tenente Tommy Blade (John Marley) veterano della polizia prossimo alla pensione. Nella sua ricerca della verità, l'onesto poliziotto viene ostacolato proprio dal potente senatore. Misconosciuto poliziesco americano anni 70' di probabile origine televisiva e di dignitosa fattura. Nonostante non ci siano particolari novità da segnalare, l'opera si distingue per i temi trattati (corruzione nei piani alti della politica) e un protagonista che si allontana da quei poliziotti giustizieri, misogini e misantropi (e forse anche un po' razzisti) interpretati da Gene Hackman e Clint Easthwood in quello stesso periodo. Il Blade di John Marley, caratterista che viene principalmente ricordato per la sua apparizione ne IL PADRINO di Coppola, e' uno sbirro progressista poco propenso all'azione, più riflessivo, ma al contempo determinato. Il regista sembra voler dare al film anche uno stile realistico e quasi documentaristico, grazie a una fotografia livida e sgranata, immagini mosse e talvolta sfuocate. Non male l'apporto dato dal resto del cast, con una menzione per John Cypher nella parte dell'assassino, un individuo fanatico e paranoico. Finale che poteva essere gestito un po' meglio.
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