Regia di Shinya Tsukamoto vedi scheda film
Che bello il cinema di Shin'ya Tsukamoto, così felicemente sgrammaticato, pieno zeppo di topoi narrativi, sgraziato ma soave, terrifico ma divertente. Un’addizione perpetua, tra lampi lisergici e luci che irradiano illusoriamente ogni cosa. Un piccolo body-horror che diventa fantascienza post-moderna e che abbraccia una natura sfacciatamente cyber-fantasy. Avercene.
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