Regia di Pasquale Marrazzo, Lorenzo Loris vedi scheda film
Parte da lontano questo terzo lungometraggio di Pasquale Marrazzo. Addirittura dalla sua tesi di laurea, concepita sui simboli psicoanalitici di Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders; tesi che comprendeva un breve video intitolato Angeli necessari. Gli angeli e Berlino tornano dunque in questo Anime veloci, dove una donna e un transgender si prostituiscono. Mentre, in un altro flusso di vita, una donna cerca di scoprire il passato di suo marito e della sua famiglia, ex spie della Germania comunista. Come nei suoi precedenti lavori (Malemare e Asuddelsole), lo sguardo di Marrazzo è attratto dalle periferie del mondo, dalle diversità spirituali, dalle sensibilità che rifiutano ogni tipo di omologazione. Il suo è un pedinamento ai personaggi. Che accompagna con affetto e pudore come un angelo custode. Al di là di qualche vuoto di sceneggiatura e di un paio di sbavature, è un film vitale e coinvolgente, intinto in una Berlino da Nuovo Cinema Tedesco anni ’70, con attori assai bravi e credibili. Oltre al perfetto cameo di un Arnoldo Foà senza tempo, rimangono impressi il volto ricco di spigolature di Gabrielle Scharnitzky, il denudamento psicologico di Giovanni Brignola, la timidezza aggressiva di Elisabetta D’Arco.
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