Regia di John Dahl vedi scheda film
Gli americani essendo figli di una nazione giovanissima hanno anche una storia altrettanto giovane per cui sempre alla ricerca di atti d'eroismo per far risaltare la loro voce di liberta'raccontano anche storie sconosciute ai piu'come questa della liberazione di un campo prigionieri in mano ai giapponesi nelle Filippine durante la Seconda Guerra Mondiale.Ora il film è discretamente fatto abbastanza ben recitato(notevole in questo senso la prova di Joseph Fiennes che piano piano sto cominciando a rivalutare),meritevolmente parla dell'importanza della resistenza e dell'esercito filippino disprezzato dai giapponesi,descrive alcuni personaggi interessanti,ma è decisamente squilibrato.Mi spiego:la prima parte è troppo lunga,dispersiva e non è che catturi precisamente l'interesse.La seconda parte è decisamente meglio impostata crea una certa suspense,uno aspetta l'attacco al campo con grande trepidazione gia'pensando ad altre battaglie mitiche dei film di guerra ma si rimane decisamente delusi,sembra una montagna che partorisce un topolino.Nel senso che è encomiabile lo sforzo produttivo per girare un film del genere,ma il risultato è nettamente inferiore alle aspettative...Una piccola curiosita':ma gli ufficiali non dovrebbero essere sempre in prima linea?Eprche'qui il colonnello dei rangers protagonista è sempre accuratamente nelle retrovie a dirigere i lavori...
ok
il cognome è eccezionale,lui un po'meno
non male
decisamente il migliore
non male
regia corretta e un filo anonima
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta