Trama
A Ciro tocca la "missione impossibile" di tenere insieme la squadra di rugby più sbrindellata e bastarda del mondo. Che si allena sulla sabbia, dove l'ovale, come la vita, rimbalza a caso, imprevedibile e difficile. Senza sostenitori, con niente da perdere e tanto rispetto per se stessi da recuperare. Scaraventati nella vita come i cuccioli di cinghiali partoriti nella prima, bellissima sequenza.
Note
Olivares, avvocato, ha già filmato un documentario sulla chiusura di un ospedale psichiatrico napoletano (_Gli ultimi giorni di Frullone_). Cinema ruvido, malinconico, mai alla ricerca del gesto atletico o del finale rassicurante. Tutt'altro.
Recensioni
Poteva essere un scimmiottatura del cinema sportivo americano, con la solita morale della redenzione ed invece siamo da tutt'altra parte, e cioè nel cinema indipendente, ma che non perde colpi da nessuna parte nemmeno nella commistione di attori , consolidati, attori emergenti e non attori. Un cinema che ha una sua anima che affronta il racconto in maniera davvero… leggi tutto
2 recensioni positive
Poteva essere un scimmiottatura del cinema sportivo americano, con la solita morale della redenzione ed invece siamo da tutt'altra parte, e cioè nel cinema indipendente, ma che non perde colpi da nessuna parte nemmeno nella commistione di attori , consolidati, attori emergenti e non attori. Un cinema che ha una sua anima che affronta il racconto in maniera davvero…
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Realizzato nel 2003 (e visto al Torino Film Festival), I cinghiali di Portici vede ingiustamente solo ora le sale. Non si tratta propriamente di un film sportivo, dato che la classica parabola allenamento-competizione-vittoria non gli interessa. Ma neanche di un educational sulle possibilità di recupero, tramite lo sport, di vite bruciate. Quelle di ex tossici, mariuoli, disadattati vari,…
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