Regia di Stan Lathan vedi scheda film
Produzione Orion al quadrato, una delle case di produzione più rappresentative e distintive dallo stile, di quel decennio. Se ami New York, soprattutto quella degli anni settanta e ottanta, i suoi colori, le sue costruzioni e strade, giardini, la sua atmosfera inconfondibile e inimitabile, a partire dalle insegne commerciali fino ai cartelli della segnaletica stradale, questo è proprio il tuo film.
Atteso da chi come il sottoscritto conosceva già un pò in epoca ben pre-internettiana, gli albori della musica house e dell''hip-hop, oltre che dello "street style" graffiato(fra gli "imbrattatori" di vagoni della metropolitana del periodo, anche nome che sarebbero ben diventati ricchi e famosi, quali Basquiat e Haring, morti presto), nei cinema italiani e in epoca italica provinciale nella quale ancora imperversava uno come Cecchetto, uscì come un UFO, dall'apparizione nelle sale ancora più fulminea di un suo passaggio nei cieli.
C'è chi ha potuto per sua conoscenza specifica citare qui ben più e meglio di come potrei fare io, tutta la pletora del pantheon di nomi dalla prima grandezza come meteore meno note, della scena electro-funk e agli albori del rap presenti nel film in scena sia per le prove che per il mega concertone al realmente esistente dell'epoca Roxy, mega-discoteca di South Bronx. A cominciare dagli Afrika Bambataa e The System, Brenda Starr, The Usa Girls ecc.
Mentre la co- protagonista Rae Dawn Chong era al tempo la più bella attrice afroamericana, proprio dopo Shari Belafonte, figlia di Harry produttore del film e lungimirantemente, della colonna sonora; il quale però non appare nel film.
Splendida la presenza della sempre luminosa Saundra Santiago( forse dovuta al fatto che la scenografie Patricia Von Brandenstein, il direttore della fotografia Tom Priestley, Jr., e il montatore Dov Hoenig, sono tutti collaboratori manniani) , proprio nell'anno in cui sarebbe diventata famosa come Gina Calabrese la poliziotta latina collega di Crockett e Tubbs, per 5 stagioni di "Miami Vice".
Fa la neo-mamma e moglie del graffitista metropolitano-portoricano dalla tragica fine(la migliore sottotrama del film, e lo è anche la sequenza della sua morte sul binario dell'alta tensione). Stan Lathan è un regista di colore(n.1945) fin dai tempi della blaxploitation("Elezioni a Baltimora"[Amazing Grace][1974]con Moses Gunn), che ha lavorato in tantissime serie TV praticamente tutte fino ai nostri giorni comprese grandissime come "Hill Street Giorno e Notte" e la stessa "Miami Vice", video musicali, spot pubblicitari per i più potenti e grossi marchi, ma pochissimi lungometraggi cinematografici, e quasi sempre tv, legatissimo a quella area ovviamente, e amico personale degli Obama, non gli mancherà quindi mai il lavoro.
John Nada
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