Regia di Duccio Tessari vedi scheda film
Il genere western ancora imperava e Tessari ha voluto approfittare dell'ondata, portandosi con sé anche il suo attore feticcio Gemma, ambientando un argomento tipico del western all'italiana ai tempi moderni, ambientando addirittura negli Usa, solo che abbandona il suo tono ironico e pungente, per buttarsi nella violenza specifica, che in fondo non gli appartiene. Del film io ho visto due versioni quella italiana, e quella in lingua inglese, con varie titolature in lingua orientale, la seconda è decisamente amputata ed il film è stato tagliato di diverse decine di minuti, rinunciando al finale che ci riportava alla tragedia greca, si fa per dire, da cui aveva preso spunto; qui si sente Gemma parlare in inglese, doppiato anche qui, ma che almeno risulta più vicino alla voce originale. La prima è la migliore, dove emerge di più il personaggio della povera Hayworth, qui in trasferta per motivi di necessità, e già con il suo morbo addosso (dicevano che si dimenticava delle battute perché perennemente ubriaca!!). Fra gli sceneggiatori c'è anche il grande De Concini, ma l'operazione rimane abbastanza sinistra.
Ci si ispira alla tragedia greca, ci si deve offendere??
La sua professionalità si vede sempre, ma qui è fuorfi dal suo terreno decisamente
Ha accettato sostituendo Joan Crawford, ma non mi mertivava un film come questo
Il western lo aveva messo fra i divi, e qualcosa di buono fece anche, ma non certamente qui
Un personaggio che sapeva a memoria
Un'attrice carina e brava, qui per ragioni di coproduzione
Non ha fatto male il suo ruolo, un bella donna e vera.
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