Regia di Russell Mulcahy vedi scheda film
Il capolavoro di Mulcahy. Affascinante, pacchianamente spudorato, inesorabile nel ritmo, Highlander rimane uno dei mitici (e meno datati) fantasy del decennio. 7 AFFASCINANTE
Highlander stupisce ancora oggi per il controllo del racconto in un continuo viaggio temporale fra il presente e il passato, orchestrato con delle transizioni spettacolari, capaci di mantenere un climax eccellente insieme al ritmo. Il ritmo appunto e il regista se ne intendeva di quest'ultimo arrivando dai videoclip (leggo le 'datate' recensioni dell'epoca che sottolineano negativamente le sue origini artistiche...), trasmettendo sul grande schermo quell'incalzante successione di messaggi/emozioni/scene memorabili, amalgamando il tutto però in un prodotto cinematografico virtuoso e spudorato, più propenso alla fascinazione che alla credibilità. E chissenefrega della credibilità, con una messinscena così 'sbang', un cattivo/Clancy Brown notevole, Sean Connery de luxe, i Queen e Kamen, Lambert... Insomma cult. Cult invecchiato pochissimo, alla faccia dello stile MTV riscontrato da molti ( anche in buona fede per intenderci, ma tralasciando il gradimento, lo stile in questione ha indubbiamente contribuito a evolvere il linguaggio cinematografico fino ad oggi) e un mio personalissimo punto di riferimento adolescenziale. Unica nota stucchevole: la scena di sesso anni 80; decisamente accessoria ed evitabile, invece buono e anche diverso dalle abitudini attuali l'uso della violenza e di una certa irriverenza disturbante e non politically-correct (Kurgan con la vecchietta e con le suore in chiesa!)
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