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Highlander. L'ultimo immortale

Regia di Russell Mulcahy vedi scheda film

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La recensione su Highlander. L'ultimo immortale

di daveper
8 stelle

Sfacciatamente divertente. Un film per cui.. perderete la testa.

Uno scozzese immortale interpretato da un francese viene addestrato da un ispano-egiziano interpretato da James Bond (!). Dovrebbe bastare la trama a farvi innamorare di questo film epico diretto da uno specialista di video musicali. Inoltre c'è Clancy Brown che fa il cattivo, ci sono i duelli con gli spadoni, le canzoni dei Queen, elementi che rendono (ovviamente) immortale questa pellicola. 

Il regista sembra essere stato affascinato dalla complessità delle linee temporali intrecciate, elemento distintivo della trama che attraversa secoli di storia. Mulcahy mette in luce il suo apprezzamento per il genere, l'azione e soprattutto per il senso di romanticismo tragico ed epico che permea la storia. Il concetto di un uomo destinato a vivere per sempre, costretto a vedere coloro che ama invecchiare e morire, è descritto come una forza trainante nella caratterizzazione di Connor MacLeod. Il peso emotivo di tale immortalità e la relativa stanchezza emergono come elementi chiave per il personaggio principale. Mulcahy ha apprezzato la dimensione emotiva e poetica della storia, andando oltre il semplice contesto di azione e fantasy. Questo sentimento di dolore e angoscia continua che accompagna l'immortalità di Connor aggiunge profondità psicologica e drammatica al personaggio, rendendolo più complesso e umano.

La decisione di Mulcahy di scegliere Christopher Lambert è stata influenzata dalla sua performance in film come "Greystoke" e "Subway", che hanno evidenziato non solo il suo aspetto fisico attraente ma anche la sua capacità di comunicare emozioni e mistero attraverso lo sguardo. La descrizione di Lambert come un individuo dall'aria misteriosa con occhi che sembrano "abbracciare secoli" sottolinea la capacità dell'attore di comunicare la profondità e la lunga storia del suo personaggio attraverso la comunicazione visiva. Mulcahy sembra essere stato particolarmente attirato dall'aura di antichità e mistero che Lambert era in grado di portare al personaggio di Connor MacLeod.

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