Regia di Michael Winner vedi scheda film
Nella mia adolescenza cinefila Michael Winner era il regista da prendere in giro. Film molto grezzi, anche fatti male. Mi vantavo di poter disprezzare certe sue pellicole individuandone il disvalore. Parliamo di film indifendibili, come "Bullseye", "Sporco Weekend" gli ultimi "Death Wish", vera e propria spazzatura (ma da adolescente, se scegli di essere cinefilo, divori di tutto). Poi vidi i suoi primi film, e mi ricredetti. Escludendo "Won ton ton" e "Marlowe Indaga" apprezzai tutto, ma proprio tutto fino a "Sentinel". Poi non si riprese più. Ma tra i film diretti da Winner negli anni '80 questo è il meno becero e il più gradevole (più oggi che allora, le misure di apprezzamento dei film cambiano da decennio a decennio). Certo, l'originale "La bella avventuriera" di Arliss (1945) era tutto un altro paio di maniche, e vantava una straordinaria performance di James Mason, ma se non altro a questa versione di "the Wicked Lady" qualche pregio bisogna riconoscerlo. Sorretto molto anche dagli interpreti e da una piacevole ironia che pervade tutto il film, a mio parere vanta anche tra i pregi una colonna sonora di quel Tony Banks dei Genesis (la seconda dopo "L'australiano" firmata col suo collega Mike Rutherford), funzionale nonostante il mix tra orchestra e elettronica pop dell'epoca, abbastanza inusuale per un film in costume (poi l'anno successivo arrivò Alan Parsons a produrre il soundtrack di "Ladyhawke" di Powell, con le stesse caratteristiche). Specifico Filmico: 6/7
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta