Regia di Neil Jordan vedi scheda film
Davvero un bizzarro personaggo Neil Jordan: il regista irlandese, nel corso della sua ormai quasi trentennale carriera, ha toccato i generi cinematografici più disparati, dalla fantasy gotica di "In compagnia dei lupi" al noir di "Mona Lisa", dal dramma grottesco della "Moglie del soldato" all'horror di "Intervista col vampiro", dall'affresco storico "impegnato" di "Michael Collins" alla commedia atroce e disturbante di "The Butcher Boy". Tra le pellicole meno note di Jordan figura anche questa "High Spirits", commedia fantasy-horror del 1988, nata nel filone "fantasmatico" tipicamente anni '80 al quale appartengono anche "Ghostbusters" e "Sos Fantasmi". Il film non mi piacque granché all'epoca e, rivisto oggi dopo tanti anni, mi ha confermato le impressioni negative che ne ebbi da adolescente. "Fantasmi da legare" è un tentativo poco riuscito di fondere la più tradizionale comicità americana con il ben più urticante e luciferino humor britannico. Il cast è vario ma non particolarmente bene assortito, con un paio di volti noti del cinema americano anni '80 come Daryl Hannah e l'allora divo Steve Guttenberg, la brava Beverly D'Angelo, l'emergente Liam Neeson, il veterano Peter O'Toole, il futuro protagonista del serial "The O.C." Peter Gallagher e tanti altri. La sceneggiatura è un guazzabuglio improbabile: con la scusa della fiaba Neil Jordan (anche autore del soggetto) ci ha riversato dentro un po' di tutto, toccando quasi tutti i possibili luoghi comuni del fantasy e dell'horror e alla fine la sensazione è di gonfiore più che di appagamento. Infine la pellicola risulta abbastanza invecchiata, sia nei tempi comici che, ovviamente, negli effetti speciali, ancora discreti ma ormai decisamente superati: voto mediocre.
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