Regia di Jean-Claude Roy vedi scheda film
Discreto film criminale tagliato apposta per uno con una faccia incazzata come Henry Silva-
Noto, negli ambienti della "mala", come "l'Insolente", Emmanuel evade dal carcere. Con l'aiuto di un amico, Marco, gestore di un misero bar, e di alcuni malfattori di second'ordine, organizza - per vendetta - una truffa ai danni di Miral (proprietario di un club, "L'Hippodrome", mezzo bisca e mezzo bordello) e dei suoi due soci René "le Basset" e Dargnac: smercia loro, cioè, per trecento milioni di franchi, una tonnellata di falso oro, frutto di un'altrettanto falsa rapina inscenata d'accordo coi suoi complici. S'accorge, però, d'essere stato a sua volta giocato da Miral, che gli ha appioppato denaro falso. Tutt'altro che rassegnato e mirando adesso a far suo "L'Hippodrome", Emmanuel comincia con l'uccidere a bruciapelo un terzo socio di Miral, peraltro estraneo all'affare; indi tenta - per procurarsi un po' di soldi, necessari per tacitare i suoi complici - una rapina al Club, che si conclude con la morte di Marco. Deciso a non credere, l'Insolente ammazza René, poi penetra audacemente, eludendo la sorveglianza della polizia, nell'Hippodrome, e affronta a mano armata Miral e Dargnac.
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