Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Gennaio 1943, cinque soldati fra i migliori dell'esercito nazista partono alla volta di Casablanca. Paracadutati in pieno deserto, raggiungeranno la città per intrufolarsi nella sede in cui si terrà il segretissimo incontro fra Churchill, Roosevelt e Stalin. Rimasti in tre, ma con la complicità di una donna del posto, i nazisti verranno intercettati dagli alleati.
Fra i tanti e disparati generi diretti da Lenzi, non è strano trovare anche qualche film di guerra; questo Attentato ai tre grandi è un discreto prodotto, frutto di un'intesa fra Italia, Francia e Germania (Ovest), con cast internazionale - ma di seconde linee - e un tasso di spettacolarità a tutti gli effetti non eccelso. Meglio andrà al regista una decina di anni più tardi, con Il grande attacco (1978), opera d'altronde più ambiziosa. Ken Clark, Horst Frank, Carlo Hinterman, Jeanne Valerie e Howard Ross sono gli interpreti principali di questa pellicola, scritta dallo stesso regista e fondata su basi storiche traballanti, ma non troppo (la conferenza di Casablanca, nel gennaio 1943, fra i "tre grandi" è Storia, ma la faccenda dell'attentato è stata presumibilmente ideata per intero da Lenzi). Se la confezione è sufficientemente rifinita, comunque la tensione di fondo vacilla in più parti della trama; significativo il climax finale, distrutto in una manciata di secondi prima della comparsa della didascalia Fine. Lenzi si darà a un paio di spaghetti western, per poi inaugurare la stagione del thriller all'italiana, genere in cui si troverà decisamente meglio. 3/10.
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