Regia di Baccio Bandini vedi scheda film
"amo un assassino" è un interesante esperimento non andato esattamente a buon fine. il poliziesco va ad infrangersi contro le mortali coste del sentimentalismo che scombussola lo spettatore che fa fatica a decifrare ciò che sta succedendo. se le emozioni trattenute e per questo esplosive degli anni cinquanta deflagrano nello scontro tra un padre e una figlia sconvolta per l'apparente suicidio della ragazza che precipita dalla tromba delle scale di una palazzina popolare, sono sempre le stesse emozioni protagoniste della seconda parte che prendono il sopravvento mettendo il genere poliziesco dell'inchiesta in secondo piano come un parente scomodo. un amore scandaloso e che a suo modo non osa dire il suo nome sembra essere la causa scatenante che comincia a far capolino dietro il cadavere composto di quella giovane donna di cui nessuno sembra sapere nulla. l'ispettore indaga e scavando nel torbido di quella che sembra la solita storia di una ragazza perduta, i tasselli di un puzzle che non si pensava nemmeno esistesse cominciano però a stringersi attorno allo stesso uomo. la cosa interessante della seconda parte è che l'ispettore viene portato a pensare alla colpevolezza della figlia con il ritrovamento di un indizio che pare decisivo. purtroppo gli sceneggiatori non hanno saputo approfondire certi caratteri e le loro motivazioni, così la risoluzione finale arriva un pò "spinta" giusto per rispettare l'ora e mezza di durata canonica. gli attori si dannano per esprimersi al meglio, ma il melodramma annacqua inesorabilmente il poliziesco in una minestra che alla lunga diventa indigesta, e il torbido di quell'omicidio si snatura in un lacrima-movie con derive omo pre-pensionamento. poteva essere, poteva....
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