Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
Prodotto in proprio e poi ceduto alla Vides di Cristaldi fu presentato a Venezia ottenendo dei premi, non prinicpali, ma impotarnti. Un film che ho visto solo oggi, e quindi mi ha letteralmente spiazzato, provenendo dall'idea de I pugni in Tasca. Diciamo che il clamore dell'esordio aveva schiacciato letteralmente il regista, e sono trascorsi tre anni per la seconda prova e tutti lo aspettavano al varco. Bellocchio stesso era molto spaesato dal successo anche internazionale, ed ha fatto molto bene a cambiare completamente registro. Io non so all'epoca cosa è successo, ma leggendo certa critica, il film è passato in sordina e quasi squalificato, mettendolo a confronto con il primo; per me, vedendolo oggi, non è così, anzi è una prova decisiva di maturità ed intelligenza, che oggi, forse inconsapelvomente, porta un messaggio politico ben preciso, con una leggerezza, ed evidentemente, con un'idea universale di politica che lo fa molto apprezzare, in maniera particolare anche oggi. Bellocchio non disdegna neanche la forma di commedia all'italiana, solo in piccoli intenti, ma determinante, che riesce a colpire nel pubblico di oggi. Insomma una vera sorpresa, enuncianta già dal titolo, che parte con una certa ironia (titolo preso in prestito da un libro dell'epoca). Un gioco legato al fattore familiare (che è da sempre il suo argomento principe) e sociale, a cui si lega la critica politica del momento, su uno sfondo di provincia, ma oggi si gusta con maggiore distacco e si mettono da parte certi concetti di film minori o cose del genere, da cui certa critica sente sempre il bisogno di legare.Presenze da ricordare: Claudio Cassinelli, in un piccolo ruolo di amante della sorella, troppo presto scomparso dalla scdena cinematografica per un incidente durante un film di azione; Alessandro Haber, in un ruolo di amico del fratello minore e neo contestatore, riconoscibile solo dagli occhi.
Un famiglia aristocratica, vive la sua vita quotidiana in maniera deivers a secondo dei loro componenti: il fratello maggiore si candida al partito socialista, dopo essere passato da un'esperienza all'altra in altri partiti; la sorella vive la sua vita libera e disinvolta sessualmente; il fratello più piccolo è un extraparlamentare di lusso. Tutti quanti si assoggetteranno camaleonticamente o goliardicamente alla realtà politica del momento.
Morricone, già conosciuto da Bellocchio al suo esordio, fa un bel lavoro, con una musicalità diversa
Non ebbe una carriera lunga e diciamo solo che fu circoscritta la periodo, poi passo anche al teatro
Attore che nacque con questa esperienza dedicandosi solo ad un certo cinema di autore e quindi sparendo da questo sucesso che in qualche modo lo aveva messo in mostra, eppure aveva diverse qualità per rimanere anche con esperienze diverse
Più nota come sceneggiatrice e scrittrice di cinema, qui fa il ruolo della sorella, decisamente in parte
Una delle sue rare apparizioni cinematografiche, che non sono mai state fine a sé stesse, e poi rinunciando quando queste si facevano attendere, dedicandosi al teatro che lo ha reso uno dei nostri più grandi attori scespiriani e pirandelliani. Qui lo abbiamo in un personaggio particolre e conformista , simbolo stesso della politica di sempre, e diciamo subito che è davvero bravissimo.
Un Bellocchio coraggio, che ha saputo mettere in evidenza doti anche ironiche solo negli ultimi films che abbiamo visto, ma che qui poteva benissimo continuare, visto il felice risultato
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta