Regia di Tony Randel vedi scheda film
Sequel del film cult “Hellraiser”, questo “Hellbound” pecca di una sceneggiatura frammentaria e molto sconnessa, ma ha il merito di contraddistinguersi per le buonissime scenografie della seconda parte, ambientata all’inferno (interessante rappresentazione labirintica), e per l’elevato tasso gore (soprattutto da un punto di vista quantitativo). Interpretazioni non entusiasmanti con un Bradley (voto: 6.5) meno incisivo del solito penalizzato dal fatto che il suo personaggio, Pinhead, perde la leadership dei cenobiti (qui assunta da un nuovo demone : il Leviatano). La regia di Randel (voto: 7-) è altalenante, ma tende a crescere alla distanza. Buona la fotografia e la colonna sonora di Christopher Young. Da vedere solo per gli appassionati horror e in particolare dello splatter. Voto: 6.5+
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