Regia di Steven Zaillian vedi scheda film
Film “verboso, prolisso, mai coinvolgente”(Vegeta85)…un’accozzaglia di scene appiccicate in sequenza così da non poter trasmettere la coerenza della visione di fondo (sempre che ci sia). Tutta colpa di Steven Zaillian: la sua sceneggiatura è caratterizzata da un andamento pesante e discontinuo (Estonia), incapace di spiegare la parabola politica ed emotiva dei protagonisti (nickoftime). Mentre, in veste di regista, manca del polso necessario per dirigere i suoi interpreti (Vegeta85), perché anche un ricco ventaglio di nomi altisonanti non assicura, automatica, la sufficienza: A.Hopkins e M.Ruffalo oscillano tra l’insipido e l’invisibile; K.Winslet è sottotono; la monocorde voce fuori campo di Jude Law (con la quale alterna rievocazioni nostalgiche a massime ispirate) ha effetti soporiferi; e il tanto osannato S.Penn si affanna non poco, ma la sua recitazione finisce per risultare caricaturale (anche a causa di un doppiaggio scellerato, visto che si è voluto doppiarlo con accento meridionale per provare a rendere il modo di parlare degli americani del sud: ridicolo). Onesto Gandolfini.
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