Regia di Marc Forster vedi scheda film
Qualche piccola nota dolente viene, come spesso accade, dal lato sentimentale della vicenda e qualche altra dalla parte della scrittrice in crisi: particolarmente inutile appare la figura della consulente letteraria, interpretata da Queen Latifah. L'insieme, invece, si può dire che funzioni discretamente, grazie ad un'idea di partenza piuttosto buona, gestita con sufficiente padronanza e recitata da attori di ottimo livello. Il Will Ferrell che interpreta questo agente del fisco che vede incrinarsi tutte le sue rassicuranti certezze è una rivelazione e fa trapelare uno spessore drammatico che fino ad ora non gli era stato riconosciuto quasi da nessuno, mentre Emma Thompson, che interpreta una sorta di Susanna Tamaro americana in crisi artistica ed etica, è il solito mostro di bravura. Ciò che ha perso in freschezza - anche a causa dell'età - ha acquisito in autorevolezza interpretativa, esperienza, autocontrollo e autoironia. Lo happy ending mette sul film dell'elvetico/tedesco Marc Forster (qui assai meno cupo che nel suo celebre Monster's Ball) il marchio dell'americanità.
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