Regia di Marc Forster vedi scheda film
"Vero come la finzione" è un film interessante, particolare, forse quasi assurdo per certi versi, spesso sospeso tra realtà e finzione.
Un cinema difficile e quindi ambizioso, al quale manca probabilmente un pò di coraggio per arrivare al "top", questo a partire dal finale che sa di compromesso (più scaltro che intellettuale).
Aiuta la causa un bel cast, con la sorpresa Will Ferrell (in seguito conosciuto quasi esclusivamente per tutto ciò che concerne il demenziale), la rivelazione Maggie Gyllenhaal (volto sempre più apprezzato) e un Dustin Hoffman che negli ultimi anni ha raramente trovato le occasioni per esprimersi meglio.
Tutto orchestrato con mestiere da Marc Forster che sa osare, ma anche fare calcoli (il che da un punto di vista cinefilo non è per forza un bene).
Comunque interessante anche se non manca qualche limite (o la volontà di arrivare caparbiamente fino al dunque).
Elegante e distinta.
Recita gigioneggiando e compie appieno il suo dovere.
Dolce e indipendente, attualmente uno dei volti più interessanti del cinema U.S.A.
Vederlo in panni seri è una novità (almeno per me), ma sicuramente piacevole in quanto denota le sue attitudini a coprire anche ruoli più complessi. E qui il ruolo è tutt'altro che convenzionale.
Si conferma prolifico (un film all'anno) e cercatore di novità.
Non sempre la ciambella gli viene con il buco, ma in questo caso il tentativo è apprezzabile.
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