Regia di Edgar Reitz vedi scheda film
Ognuno dei tre figli di Maria Wiegand Simon rappresenta una delle diverse anime attraverso le quali si manifesta la rinascita della Germania postbellica. Anton è creativo, laborioso, legato alla terra ed alle tradizioni, portato al dialogo anche con le maestranze della sua azienda, ma nella vita privata, soprattutto nei riguardi del fratello più piccolo, è reazionario e retrivo. Ernst è un fanfarone, portato ad iniziative spericolate ed a rovinosi fallimenti, disposto a vendere l'identità della propria terra e della propria famiglia; però sul piano privato è tollerante e libertario: è lui l'unico che spalleggia Hermann (si chiama come Hesse, e non è un caso che nella sua libreria si trovi anche Narciso e Boccadoro) nella sua travagliata storia d'amore con Klärchen. Dal canto suo, Hermann simboleggia la tensione al nuovo, alla liberazione sessuale ed alla sperimentazione artistica, anche a costo di tagliare i ponti con il passato (Maria), e di considerare suo padre quello che Ernst, da piccolo, aveva definito "uno yankee", quel Paul Simon (da non pronunciare "pol saimon") che era solo stato il marito di sua madre, tanto da ridurre il ricordo del padre naturale, Otto Wohlleben, ad una semplice iniziale, W., tra il nome Hermann ed il cognome Simon. Un episodio che, con le sue due ore e passa di durata, potrebbe costituire un film a sé stante.
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