Regia di Nicolas Roeg vedi scheda film
Un docu-film che rincorre riti etnici e desideri sessuali appetibili ma repressi.Da vedere.
Una giovane ragazza ( Agutter) e il suo fratellino di sei anni sono lasciati soli in mezzo al deserto australiano dal padre che si e' tolto la vita.Un aborigeno ( Gulpilil) li aiuta a ritrovare la civilta' e innesca un'attrazione sessuale verso la giovane ragazza (beh.anche provocata).Walkabout segna il vero debutto al cinema di Nicolas Roeg e dirige un film che non puo' essere dimenticato,contrapponendo una natura selvaggia a una societa' civilizzata gia' percorsa altre volte al cinema (El Abrazo de La Serpiente).Non si dimentichera' facilmente sia per l'outback australiano semplicemente stupendo e la bellezza carnale della bella Jenny Agutter che non si fa togliere gli occhi di dosso dall'inizio alla fine.(anche con nudi integrali ).L'opera ebbe un po' di annotazioni negative per le scene di caccia cruente ,ma si tratta di pura sopravvivenza e non di situazioni gratuite.Quello di Roeg e' cinema antropologico che non rinuncia al dramma e all'erotismo ,evitando pero' di appesantire una sceneggiatura di fatto assai scarna .Un film esteticamente perfetto,un piccolo gioiello da recuperare assolutamente.(visto con i sottotitoli ).
Inizio del cammino (1971): Jenny Agutter
Inizio del cammino (1971): David Gulpilil
Inizio del cammino (1971): locandina
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@ezio,Film interessante dal tuo racconto.Credo sia difficile recuperarlo. Ma
data la tua entusiasta recensione,una visione potrebbe meritarla,Grazie Ezio della tua presentazio.Ciao;)
Roeg rimane un regista importante nel mondo del cinema….anche se non tutti i suoi lavori sono riusciti.
Per essere un docu-film risulta un eccezionale contenitore di storie, dalla trama principale, alle scene di caccia cruente, all'erotismo e all'antropologia. Tutto ciò denota la indiscutibile bravura di Roeg.
Non mancherò di recuperarlo.Grazie Ezio, buona giornata.
non e' facile da trovare (lo scaricai tempo fa ) comunque non si sa mai….grazie Antonio
Insomma, caro Ezio, ti stai specializzando in storie di formazione! Vediamo: "Il cratere" pone al centro della storia una ragazzina di 13 anni, poi hai visto "L'affido" , in cui l'oggetto del contendere è un ragazzino di 11 anni, poi sei passato a "Lucania", in cui una diciottenne (anche se ha Angela Fontana è anagraficamente più grande ) conversa con la mamma defunta all'ombra di un padre agricoltore rimasto aggrappato alle proprie radici, indi sei passato a "Un'estate con Sofia", dove due 15-16nni raccontano - formazione - la scoperta della propria sessualità e hai concluso - per ora - con "Inizio del cammino", dove al centro della vicenda c'è ancora una volta la formazione di una ragazza (di 14 anni) e un bambino (di sei)...Cioè, sei partito da capo! Detto che il film di Roeg è il suo capolavoro (perché gli altri suoi film hanno limiti dovuti alla sceneggiatura soprattutto), le altre opere sono molto molto modeste, a mio avviso, avendo poca ambizione e poca passione.Però, sempre, viva il cinema!
tutto sommato ho pensato che hai ragione,ma guarda che e' un caso,solo un caso….anche se devo ammettere che mi sono imbattuto su film di formazione giovanile (che non disdegno) ….comunque sono i film che posto,perche' in privato vedo anche opere senili con gli ultimi lavori che so di Trintignant o di Depardieu ultima maniera.Certo mi manca l'ultimo Kechiche (che non riesco a trovarlo) che con i giovani e' pure arrivato all'hard d'autore….grazie del tuo passaggio.
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