Regia di Paul Schrader vedi scheda film
Richard Gere, metafora di un attore, impersona un gigolò che viene incastrato in una storia di omicidio, conducendolo verso un prevedibile finale.
"La prostituzione è una metafora, il potere del denaro è assoluto, la perdizione inarrestabile".
Come non riprendere queste parole, per definire anche Richard Gere, metafora di un attore; uno dei pochi, tra l'altro, a non migliorare sensibilmente negli anni. Non ricordavo questa pellicola, a distanza di tempo mi chiedevo "ma quanto è scarso Richard Gere?" Al di là dell'inconsistenza di Mr. Ciglia Intermittenti, il film è una vera schifezza. Scialbo e prevedibile, recitato male (non solo da lui) e legato principalmente al fascino del protagonista.
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