Regia di Paul Schrader vedi scheda film
Un film apparentemente vuoto, in cui anche il sottotesto sociologico stenta ad affiorare. Però la trama filiforme è circondata da un'aura incandescente, carica dell'intenso fascino recitativo del protagonista e di una sofisticata magia nera; è un incanto diabolico quello che tramuta Julian Kay, il padrone dei giochi segreti dell'alta società, in un comune topo in trappola; ed è un misterioso effluvio quello che fa sfumare la seduzione a pagamento in attrazione fatale e, infine, in una passione profonda e travolgente. Nel lussuoso squallore morale del jet set, Julian interviene con un'eleganza di forma e di sostanza che è come l'orgogliosa purezza di un diamante: un oggetto freddo e sterile, che, però, cattura la luce e la trasforma in fuoco. "American Gigolo" è un film sottile e quasi incerto, morbido e sfuggente, percorso da un sussurro fine, ma deciso e tagliente, come il fruscio prodotto dalla seta.
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