Regia di Paul Schrader vedi scheda film
Call me fantastica canzone di Deborah Harry i mitici Blondie
American gigolo Stati Uniti 1980 la recensione: Julian Kay vive una bella vita grazie al proprio lavoro come “accompagnatore” di belle signore della jet society a Los Angeles, però sul più bello dopo aver conosciuto Michelle Stratton una bellissima donna moglie di un politico, che si innamora di lui, all’inizio non corrisposta la situazione però precipita, una delle clienti di Julian viene trovata barbaramente trucidata e la polizia è sulle sue tracce,il detective Sunday lo indaga in modo pesante. La recensione: Inizio del film fiammeggiante sulle note di “Call me” hit del gruppo Blondie, scritta da Giorgio Moroder e Deborah Harry, Julian Kay (Richard Gere) corre nelle strade di Los Angeles sulla sua Mercedes decappottabile, un giallo drammatico questo celebre film,ma anche un’intensa storia d’amore tra Julian e Michelle, Richard Gere e la top model Lauren Hutton con una buona riuscita anche al cinema vedi i film precedenti tutti deliziosi: “Lo spavaldo”regia di Sidney J. Furie (1970) “Permette? Rocco Papaleo”, regia di Ettore Scola (1971) “40.000 dollari per non morire (The Gambler)”regia di Karel Reisz (1974) “Gator”, regia di Burt Reynolds (1976). Il film è forse il maggior successo al botteghino di Paul Schrader, che dirige con impegno cura ed attenzione ai dettagli ed alle varie psicologie assortite. Richard Gere perfetto nel difficile ruolo di “American Gigolo”, bellissima la scena iniziale della vestizione in un guardaroba griffato Giorgio Armani, in poche sequenze il regista ci fa conoscere il personaggio offrendoci un campione della sua quotidianità. Julian però forse è Il più puro di tutti alla fine, attorno a lui corruzione ricchezze assortite e sregolatezze varie. La fotografia è eccellente, elegante ed estetica, il senso del film è che solo l’amore, quello vero sbocciato tra Michelle e Julian può riscattare esistenze vuote e votate al Dio denaro, quindi il film è molto educativo, pur nella sua durezza, le musiche di Moroder si ricordano ancora nonostante il tempo passato e raffigurano bene gli anni 80. Ottimi alcuni dei protagonisti del film, come non citare Nina Van Pallandt, che interpreta Anne la maîtresse ed “organizzatrice di eventi” protettrice di Julian, per poi scaricarlo quando il pericolo si fa troppo forte. Bill Duke che è Leon altro organizzatore di festini sessuali, con nella sua scuderia sempre Julian, per finire l’ottimo Hector Helizondo, il detective Sundey tignoso e che si attacca al nostro “eroe”convinto della sua colpevolezza. La scena finale tra i due finalmente innamorati corrisposti Michelle e Julian nel parlatorio del carcere è bellissima e molto tenera,il film finisce su quello sguardo,quegli occhi dentro altri occhi emozionante e catartico, non poteva finire meglio. Voto 8 Interpreti e personaggi Richard Gere: Julian Kay Lauren Hutton: Michelle Stratton Héctor Elizondo: detective Sunday Nina Van Pallandt: Anne Bill Duke: Leon Brian Davies: Charles Stratton K Callan: Lisa Williams Tom Stewart: signor Rheiman
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