Julian Kay, di professione gigolò, diventa l'amante di Michelle, moglie del senatore Straton. L'agente per il quale lavora, Leon Jaimes, lo mette in contatto con i Rehiman, una coppia di coniugi perversi. Quando la signora Rehiman viene assassinata, Straton fa ricadere i sospetti su Julian. Riuscirà a cavarsela grazie all'intervento di Michelle.
Note
Il regista Paul Schrader, celebre sceneggiatore di "Taxi Driver", racconta dei "mercanti del tempio" che popolano i quartieri alti. La prostituzione è una metafora, il potere del denaro è assoluto, la perdizione inarrestabile. Tuttavia la forza della grazia e dell'amore illuminano i sentieri della redenzione. Mistico.
Patinato thriller dalle sfumature erotiche del tutto cucito addosso al sex appeal di un algido Richard Gere, che sfoggia fisico asciutto e atletico, sguardo sornione ed indubbia eleganza, ma, a mio avviso, trasmette poco sentimento. Discutibile cult del tutto immerso nell'edonismo anni '80.
Dietro al fisico scultoreo di Richard Gere si nasconde l'impietoso ritratto di un edonista contemporaneo, simbolo e al contempo vittima di una società materialista e moralmente corrotta, avvelenata dal culto dell'effimero e dall'ossessione per il dio denaro, strumento di potere e chiave di volta per il raggiungimento di un'ipotetica felicità.
...film sopravvalutato, e anche di molto, alla fine un filmetto piccolo piccolo. Quindi perchè tanto successo ? Perchè alla fine il film è tutto griffato, e alla "moda anni 80"....una "vanzinata" americana , che raffigura i ricchi americani.....
voto :4
Adoro Richard ( solo come attore)ed ho una profonda conoscenza di tutti i suoi film è paradossalmente i suoi peggiori ,questo ed Ufficiale e gentiluomo,sono quelli che ne hanno decretato il successo e la fama.
Questo poi è completamente scollegato tra le varie scene,improbabile nella trama e di una banalità disarmante.
Felicemente asettico nella descrizione di un rituale amoroso che potrebbe assurgere a simbolo di un'epoca emotivamente piatta, il film perde ogni serietà seguendo il protagonista nella sua improbabile voglia di tenerezza.
Un film che, in qualche modo, ha segnato un’epoca, portando al successo Richard Gere e imponendolo come modello di bellezza maschile. La pellicola è ben diretta dall’ottimo Paul Schrader, sceneggiatore di capolavori come “Taxi Driver”.
vanità e konseguente perdizione nell'amerika dell'apparenza, della lussuria e dell'avidità…Schrader è + bravo kon in mano una penna piuttosto ke kon la telekamera.
Sarà perchp sono passati 25 anni, sarà per tutte le arie che si tira Gere… ma personalmente l'ho trovato un po' ridicolo… inconcludente nella trama e pessimo nel ritmo… la sceneggiatura poi è da buttare totalmente via!
Uno stile di vita facile da denigrare, ma altrettanto segretamente vita agognata e trasgressiva cui si aspira. Una vita al limite dei sentimenti e al centro del materialismo. Bellissimi i vestiti di Armani. ELEGANTE
Film contrastato e contrastante, Paul Schrader non è un ingenuo, qui forse quasi lo sembra, ma non lo è, e riesce a creare un cult amato dalla massa (la figura di Richard Gere qui ha conquistato un vasto palcoscenico), proponendo un tema avanti con i tempi, riuscendo, almeno per me, ad accontentare il pubblico più frivolo ed anche chi invece ricerca… leggi tutto
Quando il film incomincia, il gentleman che assolve il ruolo di protagonista (Julian Kay/R.Gere) ha già, da tempo, avuto modo di introdursi negli gli anfratti più torbidi dell’alta società americana. Ha avuto modo di studiarne i vizi; di sfruttarne le debolezze; di sperimentarne i lussi. Julian Kay è un uomo che ha il potere nelle sue mani e sa molto bene come usarlo. Un potere, a ben… leggi tutto
"La prostituzione è una metafora, il potere del denaro è assoluto, la perdizione inarrestabile".
Come non riprendere queste parole, per definire anche Richard Gere, metafora di un attore; uno dei pochi, tra l'altro, a non migliorare sensibilmente negli anni. Non ricordavo questa pellicola, a distanza di tempo mi chiedevo "ma quanto è scarso Richard Gere?" Al di là… leggi tutto
"American Gigolò", del 1980, rappresenta un film caposaldo di Paul Schrader, qui regista e sceneggiatore, un "faro", come definito dal collega Martin Scorsese. E così deve essere per aver scritto a soli 26 anni la sceneggiatura di Taxi Driver, girato poi da Scorsese.
American Gigolò è un film che in apparenza sottolinea la mascolinità…
American gigolo Stati Uniti 1980 la recensione: Julian Kay vive una bella vita grazie al proprio lavoro come “accompagnatore” di belle signore della jet society a Los Angeles, però sul più bello dopo aver conosciuto Michelle Stratton una bellissima donna moglie di un politico, che si innamora di lui, all’inizio non corrisposta la situazione…
...film sopravvalutato, e anche di molto, alla fine un filmetto piccolo piccolo.
Quindi perchè tanto successo ? Perchè alla fine il film è tutto griffato, e alla "moda anni 80"....una "vanzinata" americana , che raffigura i ricchi libertini americani, per i quartieri "bene" di L.A.
Ho detto un film griiffato, infatti ci sono vestiti di alta moda, auto di lusso , come la…
Julian (Richard Gere) è un brillante gigolò che guida una bella macchina e passa con disinvoltura da una donna all’altra guadagnando soldi. La sua vita idilliaca però sta per finire: viene infatti accusato ingiustamente di avere ammazzato una donna facoltosa con la quale è stato a letto.
Lo sceneggiatore e regista di American Gigolò…
Post ironico, ovviamente caustico, moderatamente icastico, sperabilmente estatico
Ordunque, ordunque.
Una grave tragedia ha colpito il nostro fragile mondo (non so dire, però, in quanti se ne…
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Commenti (19) vedi tutti
Patinato thriller dalle sfumature erotiche del tutto cucito addosso al sex appeal di un algido Richard Gere, che sfoggia fisico asciutto e atletico, sguardo sornione ed indubbia eleganza, ma, a mio avviso, trasmette poco sentimento. Discutibile cult del tutto immerso nell'edonismo anni '80.
commento di Fanny SallyFavoloso. Non mi stanco mai di rivederlo. Oltre alla colonna sonora "Call me"
commento di AmadeupradoPaul Schrader è al top come sceneggiatore e regista, film esteticamente riuscitissimo e ottimo thriller! Uno di quei film intramontabili.
leggi la recensione completa di ElsaGreerCall me fantastica canzone di Deborah Harry i mitici Blondie
leggi la recensione completa di claudio1959Dietro al fisico scultoreo di Richard Gere si nasconde l'impietoso ritratto di un edonista contemporaneo, simbolo e al contempo vittima di una società materialista e moralmente corrotta, avvelenata dal culto dell'effimero e dall'ossessione per il dio denaro, strumento di potere e chiave di volta per il raggiungimento di un'ipotetica felicità.
commento di rickdeckard...film sopravvalutato, e anche di molto, alla fine un filmetto piccolo piccolo. Quindi perchè tanto successo ? Perchè alla fine il film è tutto griffato, e alla "moda anni 80"....una "vanzinata" americana , che raffigura i ricchi americani..... voto :4
leggi la recensione completa di ivcaviccAdoro Richard ( solo come attore)ed ho una profonda conoscenza di tutti i suoi film è paradossalmente i suoi peggiori ,questo ed Ufficiale e gentiluomo,sono quelli che ne hanno decretato il successo e la fama. Questo poi è completamente scollegato tra le varie scene,improbabile nella trama e di una banalità disarmante.
commento di MARPESSATO61Bel crescendo di tensione.
commento di MagicTragicRichard Gere, metafora di un attore, impersona un gigolò che viene incastrato in una storia di omicidio, conducendolo verso un prevedibile finale.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloSopravvalutato, è comunque guardabile
leggi la recensione completa di Furetto60Felicemente asettico nella descrizione di un rituale amoroso che potrebbe assurgere a simbolo di un'epoca emotivamente piatta, il film perde ogni serietà seguendo il protagonista nella sua improbabile voglia di tenerezza.
commento di michelFilm troppo lento e troppo noioso. Difficile arrivare fino in fondo.
commento di Utente rimosso (Luke Vacant)Un film che, in qualche modo, ha segnato un’epoca, portando al successo Richard Gere e imponendolo come modello di bellezza maschile. La pellicola è ben diretta dall’ottimo Paul Schrader, sceneggiatore di capolavori come “Taxi Driver”.
commento di Paul Hackettvanità e konseguente perdizione nell'amerika dell'apparenza, della lussuria e dell'avidità…Schrader è + bravo kon in mano una penna piuttosto ke kon la telekamera.
commento di howlSarà perchp sono passati 25 anni, sarà per tutte le arie che si tira Gere… ma personalmente l'ho trovato un po' ridicolo… inconcludente nella trama e pessimo nel ritmo… la sceneggiatura poi è da buttare totalmente via!
commento di RageAgainstBerluscauno dei pochi film interessanti sui "prostituti"
commento di lucreziaborgiaXMah.Un film sconclusionato e senza senso.
commento di brandodovrei dire una piccola cosa…a me American Gigolò mi fa stracacare, va bene?
commento di Utente rimosso (Titanic900)Uno stile di vita facile da denigrare, ma altrettanto segretamente vita agognata e trasgressiva cui si aspira. Una vita al limite dei sentimenti e al centro del materialismo. Bellissimi i vestiti di Armani. ELEGANTE
commento di dskat