Espandi menu
cerca
Deathwatch

Regia di Michael J. Bassett vedi scheda film

Recensioni

L'autore

taty

taty

Iscritto dal 27 marzo 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 6
  • Post -
  • Recensioni 43
  • Playlist 79
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Deathwatch

di taty
8 stelle

Non amo i film horror, ma visto l'argomento ho fatto un'eccezione. Ne sono contenta, perché il film va ben oltre il genere tradizionale dell'horror. Concordo con l'opinione di superficie 213 deplorando il fatto che i soliti distributori italiani hanno ignorato un film così interessante. Eppure i buoni attori ci sono e non sono nemmeno del tutto sconosciuti sui nostri lidi italici. Jamie Bell è stato il piccolo Billy Elliot di cui mantiene ancora lo sguardo tenero e smarrito. Andy Serkis è noto a tutti gli amanti del Signore degli anelli e di King Kong. Ugo Speer si è spogliato per noi in Full Monty. E all'opposto, unico soldato tedesco, Torben Liebrecht, che a quanto pare anche durante le pause era isolato dagli altri attori per rendere l'idea di separazione. Un ottimo attore già apprezzato come Thomas-Quinn Curtiss nel film "I Mann, Un romanzo del secolo". E Matthew Rhys, Hans Matheson e gli altri altrettanto bravi attori, per quanto le loro brevi parti hanno permesso.

Sulla trama

Ha il pregio e, forse, il difetto di lasciare alcuni punti poco chiari, così che chiunque può interpretare il significato di storia e personaggi a modo suo. Molti ci vedono riferimenti biblici e religiosi. Pare che il regista stesso abbia volutamente evitato di mettere troppa "carne al fuoco", per lasciare lo spettatore libero di interpretarlo a modo suo.

Sulla colonna sonora

Musica e sonoro molto belli. Toccante il brano finale.

Su Laurence Fox

Figlio di tanto padre e nipote di tanto zio. Una parte non molto lunga, ma intensa.

Su Jamie Bell

Un giovane attore, scelto spesso per interpretare un personaggio travolto dagli eventi, ma sempre coraggioso.

Su Michael J. Bassett

Buona l'idea di presentare generosamente i giovani attori protagonisti nei titoli di testa in ordine alfabetico, a mano a mano che li vediamo prepararsi per l'uscita dalla trincea britannica. Pochi effetti speciali, che rendono il film molto realistico. Dopo l'entrata nella trincea nemica, la telecamera non esce mai dalla galleria scavata nel terreno, dandoci un senso di claustrofobia, che rende bene l'idea della vita dell'uomo in trincea.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati