Regia di Richard Berry vedi scheda film
E' una storia che lo svolgimento del film svela pian piano. Domina il connubio tra vita e morte, che invece di apparire l'una l'opposto dall'altra appaiono l'una il complemento dell'altra. Un uomo si risveglia dal coma, ossessionato tra incubi di morte e di omicidio, ma nello stesso tempo affronta e ri-vive i rapporti con gli altri in modo più sfrontato e aggressivo (la fidanzata, il padre, il datore di lavoro, il poliziotto vicino di casa). Peccato che il finale sia abbastanza convenzionale e poco credibile: lui, forse aiutato anche dall'energia trasmessagli dal botto alla testa ricevuto per l'incidente, sceglie la vita, un altro sceglie la morte. Soprattutto nel finale che introduce il colpo di scena (sigh) però la sceneggiatura lascia alquanto a desiderare: perché l'aggressione alla dottoressa (almeno: perché dopo che lei ha già consegnato la registrazione)? perché il dottore guidava un auto rubata? perché spara al protagonista prima di uccidersi? Debole.
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