Regia di Gerald Kargl vedi scheda film
Per quanto sia un cult del sottobosco cinematografico e sia ben recensito in ogni dove, devo andare controcorrente affermando quanto mi abbia deluso questo film. Nonostante la pellicola duri poco, circa un'ora e dieci, durante la visione sono stato assalito da un sonno tale che sono stato quasi tentato di sospenderla.
Ma, con calma, partiamo dai lati positivi. L'atmosfera che si respira per tutto il film è volutamente malsana, grazie soprattutto all'interpretazione dell'attore che, seppur fosse alle prese con una parte per nulla facile, ha fatto un lavoro fenomenale riuscendo a calarsi perfettamente nei panni del pazzo psicopatico. Riconosco un gran merito anche ai movimenti di macchina e alle sperimentali scelte registiche ben congegnali alla storia e alle musiche molto appropriate, che però, nonostante abbiano un ritmo battente e incessante, non salvano lo spettatore dalla noia trasmessa da una trama per nulla interessante. Infatti la pellicola presenta troppi stereotipi (capisco sia tratto, in parte, da una storia vera e che quindi debba attenersi a fatti realmente accaduti, ma i traumi infantili raccontati dal protagonista tramite voce narrante sono a dir poco banali e abusati) ed è troppo poco sconvolgente, non eccedendo mai e quindi trasformando il film in un prodotto sì, inquietante e con una cura dei dettagli quasi documentaristica, ma insipido e facilmente dimenticabile.
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