Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film
Bong Joon Ho prende gli stilemi del thriller poliziesco americano e li trasla nella provincia sudcoreana; se a ciò aggiungiamo l'interesse dell'autore indirizzato ai caratteri umani in gioco piuttosto che sull'indagine in sé, il risultato è una tragedia moderna sul male annidato in ognuno di noi. Trovare un colpevole perde d'importanza, perché lo siamo un po' tutti.
Memorie di un assassino però non è un grande film solo per la sensibilità quasi intimista (perché comunque capace di abbracciare un paesaggio umano vasto e variegato) della messa in scena di un genere spesso superficiale come il giallo; l'autore padroneggia al massimo gli strumenti del mestiere, facendo sentire lo spettatore parte dell'azione con lunghi pianisequenza o sfruttando riprese in soggettiva per creare la suspense. Riuscendo così a coniugare intrattenimento e denuncia etica in un'opera che non vuole dare risposte, ma colpisce allo stomaco per la sua capacità di raccontare l'essere umano.
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