Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film
VOTO 8+ RICCO (Tv 24 Luglio 2011) Al secondo film Bong cambia ambientazione, abbandona i toni claustrofobici dell'esordio e riduce il numero dei personaggi, impostando una storia più classica e lineare. Ma l'approccio è sempre originale e se per metà film il regista sembra giocare con il genere poliziesco-serial killer, nel finale tutti gli elementi messi in scena si uniscono magistralmente coinvolgendo lo spettatore in un turbine di tensioni e sensazioni decisamente insospettabili, dove i punti di riferimento si ribaltano e gli eventi diventano simbolicamente chiarificatori. Così Memories of Murder oltre ad essere un interessante documento storico (quello dell'altra Corea del Sud non quella edulcorata delle olimpiadi dell'88 per intenderci), è prima di tutto un film che non stanca mai (2h11m!), intelligente e stimolante sia emotivamente che tecnicamente, inafferrabile nella sua contaminazione dei registri, messo in scena con una classe cinematografica cristallina dove il solito pregevole uso della profondità di campo (come in Barking Dogs Never Bite) non è solo un freddo virtuosismo ma anzi dà un senso di completezza alla visione dell'autore. E poi dulcis in fundo il finale: simbolico e ad effetto, un gran colpo d'ala, una chiusura che da sola vale tranquillamente una carriera.
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