Regia di Sydney Pollack vedi scheda film
Uno dei sodalizi più consolidati del cinema hollywoodiano,così come quello tra Martin Scorsese e Robert DeNiro,si riforma a cinque anni di distanza dal successo e dagli Oscar de"La mia Africa":ma il riaccostarsi sui cartelloni di Sidney Pollack e Robert Redford,interprete romantico ideale dell'autore di "Come eravamo" risultò questa volta fiasco al botteghino.Forse "Havana" è un lungometraggio troppo "old fashion" per l'inizio degli anni Novanta,forse la trama e i personaggi riecheggiano un pò troppo il superclassico "Casablanca",con tanto di finale citazionista,ma questa storia d'amore lunga quasi due ore e mezza di proiezione ha ,benchè ciò che si vede sullo schermo talvolta sia un pò laccato,il suo fascino e la sua componente,fortissima,di malinconia sincera."Ho conosciuto una donna ...settantadue ore fa.." dice il protagonista Jack Weill,giocatore di professione,improntato a un pratico cinismo,che manda all'aria tutta la sua vita pianificata dopo l'incontro con la moglie di un rivoluzionario castrista,arrendendosi ai sentimenti e alla loro forza incontrollabile:buoni attori in generale,compreso un notevole Tomas Milian ruvido ufficiale di Batista,ma l'interpretazione di Redford è una delle più belle e dense di una carriera ammirevole.Il monologo finale,solo su una spiaggia a guardare il mare,è un'immagine splendida e fortemente struggente,illustratrice scarna ma straordinaria di un uomo finalmente innamorato.
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